La wigilia di Natale polacca e le 12 portate del cenone

Buongiorno a tutti lettori!
Finalmente sono arrivata in Serbia!! Purtroppo anche qui il tempo non è molto invernale e natalizio (ieri sono uscita senza giacca per dire...), ma finalmente mi sento bene e circondata dai miei amici :)
Se per il Natale dobbiamo aspettare ancora un po' (essendo il Natale qui ortodosso), nei Paesi cattolici mancano veramente pochi giorni, e vorrei quindi scrivere a proposito di uno dei pochi Stati slavi cattolici, ovvero della Polonia!

Sicuramente avrete già letto delle curiose usanze polacche in vista di questa importantissima festività, tra cui la più particolare quella della cena della vigilia, in cui vengono servite dodici portate diverse.
Partiamo però con ordine, perchè la sera della vigilia polacca (che nella loro lingua si chiama wigilia) non consiste solo in molto cibo, bensì è strutturata in un determinato modo e secondo determinate regole!




Innanzitutto, partiamo col dire che in Polonia, il 24 Dicembre, acquisisce enorme importanza, è quasi più importante del Natale stesso ;) Dopo aver invitato i famigliari a prendere posto a tavola, la tradizione vuole che si inizi la cena solo quando spunta la prima stella nel cielo (sebbene oggi la cosa venga meno osservata che in passato). Il secondo passo, sempre prima di sedersi effettivamente, è quello di scambiarsi l'oplatek, un'ostia non consacrata con una figura religiosa disegnata.
Ovviamente ciò rappresenta il corpo di Cristo che viene diviso, e si usa averne una grande che viene fatta passare di mano in mano a tutti i commensali che hanno l'obbligo di staccarne un pezzetto e mangiarlo.




Altri due elementi assolutamente da non omettere sono un posto in più a tavola, che rappresenta oggigiorno il posto dedicato ai poveri, ma che in tempo di guerra e delle migrazioni oltre oceano, era dedicato ai membri della famiglia che non erano a casa, e il fieno sotto il tavolo, che invece rappresenta la stalla in cui si dice sia nato Gesù.




Passiamo quindi a parlare del vero fulcro del post, ovvero di questi dodici piatti che vengono serviti. Come avete visto, la wigilia è piena di simbolismi, e anche il numero dodici non è affatto casuale: esso sta infatti ad indicare il numero degli apostoli. E assolutamente guai a non assaggiare almeno un boccone di ogni portata! Potrebbe infatti portare sfortuna ;)
Pur essendo la Polonia un luogo in cui molti piatti tipici sono a base di carne e grassi animali, un altro particolare da ricordare è che questi dodici piatti sono assolutamente vegetariani, in modo da osservare strettamente la tradizione cattolica, per cui si dovrebbe praticare una sorta di digiuno. Sicuramente, di digiunare e non festeggiare non se ne parla nemmeno, quindi è consentito mangiare qualsiasi cosa, a patto che non contenga formaggi, burro e altri grassi di origine animale, escluso il pesce. Altra cosa da considerare è che molti piatti presenti sulla tavola del 24 Dicembre si possono trovare facilmente tutto l'anno, ma solitamente vengono preparati in modo un po' diverso, richiedendo anche più giorni e più cura.


Il primo piatto che solitamente si assaggia è il borshch con i raviolini (in polacco barszcz czerwony z uszkami), la zuppa di barbabietole tipica dei Paesi est europei. Al suo interno, anzichè mettere la smetana o i pezzi di carne come è d'uso comune, vengono messe delle orecchiette ripiene, di solito riempite di funghi, ma anche di kapusta (il cavolo verza) e cipolla.

Sempre in tema zuppe, che in Polonia vanno fortissimo, abbiamo poi la zuppa di funghi (zupa grzibowa), che è simile a una vellutata e che può essere servita contemporaneamente al borszcz o al suo posto.





Passiamo quindi alle uniche due portate di origine animale, ovvero la carpa e le aringhe. La prima (karp) viene consumata anche negli altri Paesi slavi cattolici (perfino qui in Serbia noi la mangeremo, perchè la nostra baba è croata cattolica), ed è servita in più modi, soprattutto "all'ebraica", ovvero fredda con gelatina, uvetta e mandorle (noi invece, la mangiamo nel kotlic e fritta), mentre le seconde (sledz) si possono mangiare o nell'insalata, oppure marinate nell'aceto e cipolla.




Proseguendo, incontriamo due masterpieces della cucina polacca, primo tra tutti i famosissimi pierogi. Ovviamente durante questa festività si opta per un ripieno di crauti e funghi porcini, in quanto quelli tipici di carne e quelli ruskie (con formaggio, cipolla e patate) non si possono consumare durante la vigilia. Un'altra opzione fenomenale è quella con spinaci e aglio senza formaggio. Il secondo piatto conosciutissimo sono i golabky, ovvero degli involtini di verza con all'interno riso e carne macinata (anche conosciuti come sarma o sarmale nei Balcani), che, ovviamente, prevedono un ripieno differente in occasione del 24, con funghi, e grano saraceno.




Altri due piatti tipici presenti un po' meno conosciuti sono i krokiety, ovvero altri involtini sempre di funghi (come avrete capito, onnipresenti) impanati e poi fritti nell'olio, e la verza coi piselli (kapusta z grochem), che richiama un po' il bigos, ovvero una specie di stufato che, solitamente, è con la carne




Infine, l'ultimo piatto salato che manca nella lista ma che di certo non può mancare sulla tavola, è l'insalata russa (salatka jarzinowa), che, a differenza di quella Olivier che si trova in Russia, per l'occasione viene preparata solo con verdure, e di cui ogni famiglia detiene una personale ricetta.
Tutto ciò che ho elencato qui viene accompagnato dal pane polacco, che è un pane molto morbido e super lievitato.

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Alla fine del pasto salato non possono poi mancare i dolci! Uno dei più popolari è senz'altro il pan di zenzero, che in polacco si chiama piernik. Il segreto che si tramanda in Polonia è quello di preparare l'impasto almeno due settimane prima della wigilia, in modo che sia perfetto e che detenga il suo  sapore particolare. L'altro dolce che non può mancare è il makowiec, di cui abbiamo parlato già qui e che è un pane dolce ripieno di semi di papavero (in polacco mak), i quali simboleggiano la prosperità!




Giunti a questo punto manca un'ultima portata. Dobbiamo infatti sapere che come ultima portata ai giorni nostri si considerano anche le bevande, la più gettonata e presente il kompot z suszu. La tradizione vuole che questo kompot sia caldo con spezie e frutta di stagione; viene bevuto ben volentieri perchè aiuta la digestione, e dopo un pasto composto da dodici piatti differenti e calorici sicuramente è un piacere unico!.




Visto ed elencato tutti questi piatti e vista l'importanza che questa festività abbia in Polonia, non faccio fatica a capire perchè l'altro giorno, quando stavo aspettando il pullman per la Serbia, mi sia trovata circondata da donne polacche pronte e contente di tornare a casa!
Voi avete mai partecipato ad un Natale o a una wigilia est europea/polacca?? Se vi fa piacere sono curiosa di sentire anche le vostre opinioni e pareri in merito!!

Inizio già ad augurarvi nuove feste,
od vasa Samantocka.






Link utili:

https://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=8650&lang=ita;
https://naszswiat.it/lifestyle/piatti-tipici-della-vigilia-natale-polonia/






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