Il massacro di Szczurowa e il genocidio rom dimenticato

Buongiorno a tutti lettori miei!

Vi auguro in ritardo buona Pasqua, se festeggiate, con l'augurio che questa quarantena finisca presto!
Oggi parliamo di etnia rom e del massacro di Szczurowa, di cui, sono sicura, molti di voi non han mai sentito parlare.

La cittadina di Szczurowa, come potete ben immaginare, si trova nel sud della Polonia, poco distante da Cracovia e per molti secoli è stato un centro misto, se così possiamo definirlo, in cui vivevano una ventina di famiglie di etnia rom. Non possiamo sapere esattamente da quanto tempo i rom fossero nella zona, al momento della disgrazia, ma sappiamo bene che la comunità di Szczurowa era presente da molto e che avesse instaurato un ottimo rapporto con i polacchi del circondario, non che con gli ebrei, anch'essi fortemente presenti, tanto da essersi propriamente mischiati con gli autoctoni, attraverso matrimoni misti.



Insomma, Szczurowa era una cittadina polacca multietnica, come era normale che fosse prima dell'arrivo della Seconda Guerra Mondiale, che iniziò a "depurare" i luoghi sottomessi e conquistati secondo l'ideale nazista della razza pura.
Con il Patto Molotov-Ribbentropp (che spartiva la Polonia tra URSS e Terzo Reich), i nazisti occuparono la zona di Cracovia e il sud-ovest dello Stato, arrivando anche in villaggi come Szczurowa.
Da cui, purtroppo, la storia va da sè: i nazisti arrivarono nella cittadina nel 1943 e iniziarono a deportare tutti gli ebrei presenti, ma anche i rom, sfortunatamente, non furono risparmiati. Si calcola che il 3 Agosto di quell'anno, quasi un centinaio di persone di etnia rom vennero portate al cimitero locale dai soldati tedeschi e giustiziati, senza pietà. Tra essi anche donne e bambini, proprio come era d'uso fare nei confronti degli ebrei.



Il massacro dei rom e siniti di Szczurowa è stato dimenticato dopo la guerra, e tutt'oggi, da molti, non è assolutamente conosciuto, ma nel 1956, dopo tredici anni, gli abitanti della zona e l'associazione dei veterani decisero di creare un memoriale per ricordare le vittime rom dei nazisti, il primo memoriale in assoluto che ricordasse questo olocausto. Grazie a questa mossa, oggi a Szczurowa si continua a ricordare ciò che è stato, perfino i bambini del nuovo millennio sanno di ciò.
Oggigiorno esiste una bellissima iniziativa tutta rom, portata avanti dagli anni '60, che vede una sorta di tour a tappe, in cui le persone che ne fan parte vanno nei diversi siti a commemorare le vittime del proprio popolo, vittime che nel mondo, troppo spesso, vengono dimenticate. Inutile dire che Szczurowa rimane una tappa fondamentale, dove addirittura viene recitata una messa in onore dei morti dell'epoca.



Questo non fu, ovviamente, l'unico massacro nei confronti di questa etnia, bensì ve ne furono altri in diverse cittadine polacche (Bielcza, Borzecin Dolny, Zabno...), ma rimane tra tutti quello con più vittime.

Forse qualcuno si starà chiedendo perchè io abbia voluto parlare di rom in un gruppo sull'est Europa, dato che, come ho già scritto qui e come tutti, comunque, dovrebbero sapere, i rom e i sinti non sono propriamente popoli europei. Il fatto è che i roma sono una popolazione talmente radicata in queste zone dell'est, che oggi molti li considerano parte integrante degli Stati in cui sono presenti, una popolazione che ha fatto la storia dell'est Europa, assieme agli est europei stessi.
Szczurowa non è la prima volta che vede protagonista quest'etnia in queste zone che io tratto, esistono, bensì, molte altre situazioni, che vedono i rom addirittura difendere in modo attivo i Paesi ospitanti: un esempio lampante è quello balcanico, in cui i rom, assieme ai serbi, combatterono il nazismo, morendo anche per la liberazione delle terre serbe (sebbene i serbi collaborazionisti, purtroppo, contribuirono alla pulizia etnica).



La cosa che mi piace, inoltre, è che i rom, sebbene ancora oggi oggetto di discriminazioni da parte degli ignoranti violenti (che addirittura si permettono di bruciare le loro proprietà, di maltrattarli, non semplicemente discriminandoli, quindi, tramite il proprio pensiero negativo), vengano ricordati anche dagli autoctoni, tramite memoriali e giornate ricordo che in occidente non esistono (o sono comunque cose relativamente nuove) in cui sembra che il massacro di questa popolazione non sia mai avvenuto.



Quindi è vero, i rom non sono slavi, questo lo dobbiamo tenere a mente, ma sono parte integrante di molti Stati slavi, tanto da aver contribuito a farne la storia, e, come tali, sono stati spesso presi di mira alla pari degli abitanti autoctoni, degli ebrei aschenaziti, dei rusini/ruteni e altre minoranze, fino ad arrivare alla spaventosa cifra di più di 500.000 persone rom morte per mano del nazismo nelle terre est europee.



Oggi la giornata dell'olocausto perpetrato nei confronti di rom e sinti dal nazismo è il 2 Agosto, tuttavia, chi ricorda, lo fa il 27 Gennaio. Questo mio post, che deriva dalla recente scoperta di ciò che è avvenuto a Szczurowa, spero possa aiutare più persone possibili a ricordare anche queste persone, soprattutto se siete interessati al mondo dell'Europa dell'est, per non cadere nelle solite discriminazioni che colpiscono questa etnia anche in Italia, dove, a confronto, di rom ce ne sono davvero pochissimi. Essi non meritano questo trattamento a prescindere e meritano di essere ricordati in modo valoroso, alla pari di tutti gli altri morti. 

Od vasa Samantocka




Link:

http://amico.rivistamissioniconsolata.it/2015/01/27/rom-e-sinti-il-genocidio-dimenticato/;
https://en.wikipedia.org/wiki/Szczurowa_massacre;
http://www.romasintigenocide.eu/en/pdf-eng/szczurowa;
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/s-egidio-la-commemorazione-2-agosto-44-uccisi-ad-auschwitz.







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