I ruteni, un'etnia slava quasi dimenticata

Buongiorno a tutti, come va? Qui tutto bene, anche se in Serbia questi giorni sono piuttosto cupi e piovosi, immagino che in Italia non sia troppo diverso. Oggi affrontiamo un discorso a mio avviso interessante e particolare, parleremo infatti del popolo ruteno e della lingua rutena, che tante persone non conoscono. La popolazione rutena di fatti è stata perseguitata a lungo, e oggi esistono pochi superstiti, tanti dei quali emigrati nel Nuovo Continente in seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Esiste un personaggio molto famoso nel campo artistico americano di origini rutene, sapete di chi sto parlando? Se no, alla fine del post ve lo svelerò ;)

Col termine ruteno oggi si indica una persona facente parte di un gruppo di slavi orientali proveniente da una zona ben precisa dell'Europa, ovvero dalla Transcarpazia, che si trova in Ucraina occidentale e che confina con la Slovacchia (precisamente la zona della mia amata ex casa, Presov), la Polonia est-meridionale, l'Ungheria e la Romania nord-orientale.


I ruteni furono inizialmente una parte della popolazione che faceva parte della Russia di Kiev (ruteni è una parola che deriva dal latino, rutheni, mentre nelle lingue slave sono conosciuti come rusini - in ruteno rusnaci -, proprio perchè provenienti dalla Rus' di Kiev, il primo impero russo della storia); essendo che la Russia di Kiev comprendeva già due etnie diverse, quella russa e quella ucraina, con questo termine sembra che si volesse creare una divisione tra coloro dell'impero che provenivano dalla Russia e l'altra parte di popolazione proveniente dalla Piccola Russia, ovvero dall'Ucraina. Possiamo dire dunque che i ruteni erano all'inizio gli ucraini puri.
In seguito alle varie mutazioni dell'impero russo e dei territori, il termine ruteno acquisì significati differenti; in Polonia ad esempio, veniva chiamato ruteno chiunque non fosse nè polacco nè russo settentrionale, mentre più avanti venne utilizzato dagli austriaci per identificare coloro che venivano dalla Galizia orientale (un territorio spartito tra Polonia e Ucraina). Come potete vedere, la storia dei ruteni è molto complessa e confusa essendo che non è possibile chiarire effettivamente chi siano oggi gli appartenenti veri e propri a questa etnia, dato che col nome ruteni sono state chiamate più popolazioni diverse nel corso dei secoli, dunque non sorprende che sia una popolazione ai più sconosciuta.

(Un gruppo di ruteni slovacchi nella regione di Presov)

Ad oggi possiamo semplicemente dire che i ruteni si distinguono per la loro religione e per la loro lingua. Essi fan parte di una Chiesa del tutto particolare e seguono un culto chiamato uniate, culto che vede unite la chiesa greco-cattolica e quella cristiana-cattolica. Ed è in parte per questo loro culto particolare che, durante gli anni dell'URSS e della Seconda Guerra Mondiale, questa popolazione fu perseguitata; tante volte venivano scambiati per ebrei o polacchi e venivano mandati a morire sia nel Gulag che nei lager nazisti. I pochi che sopravvivevano cercavano di scappare in America e in Canada, dove oggi sono molti di più che in Europa. I restanti ruteni in Europa si trovano oggi per la maggior parte in Ucraina occidentale, in Polonia (dove sono chiamati lemko o rusynu), in Slovacchia orientale, in Ungheria, in Vojvodina (Serbia) e in Romania, oltre a esserci piccole comunità anche in Europa occidentale.
La lingua rutena è però il centro del mio interesse, che mi ha appunto portata a parlare di questa etnia nel mio blog. Quando ero il Slovacchia vivevo proprio a Presov, la città che da il nome alla regione più volte nominata in questo post e in cui vive una comunità di ruteni. Inutile dire che mi sono innamorata follemente di questa città e della Slovacchia in generale (tant'è che io mi sento molto affine, quasi appartenente a questo Stato), e il mio amore mi ha portata a informarmi sempre di più su questa Regione del mondo. Cercando canzoni popolari della Slovacchia, mi sono imbattuta in una canzone che mi ha colpita particolarmente, sia per la facile comprensione (io parlo pochissimo slovacco e anche la comprensione non è perfetta quindi la cosa mi ha stupita), sia per la melodia. Credendomi ormai master di lingua slovacca ed essendo felice di aver compreso più di due frasi della canzone, scopro con mia grande sorpresa che questa canzone non è cantata in lingua slovacca, bensì in lingua rutena. Leggendo vari commenti, scopro mano a mano che molte canzoni folkloristiche della Slovacchia orientale non sono affatto in slovacco ma in ruteno, una lingua che molte persone ancora oggi comprendono e sono in grado di parlare nelle regioni di Presov e Kosice.
Il ruteno (rusin in ruteno o lemkowsi se si considera la variante dei lemko) è una lingua di facile comprensione se si conoscono ucraino, polacco e slovacco, potrei dire che sembra un dialetto dell'ucraino. Per scriverla si utilizzano i caratteri cirillici e non latini, sebbene a differenza della regione di provenienza, presenti delle differenze; anche nel parlato, se si considerano le varie regioni in cui viene praticato, esistono delle varianti diverse, in Vojvodina ad esempio il ruteno presente non è uguale a quello slovacco o ucraino.
Il ruteno è una lingua minoritaria in Slovacchia (proprio nella città di Presov esiste un centro culturale), in Ucraina, in Polonia meridionale e in Ungheria, mentre in Serbia è una delle lingue ufficiali (in Vojvodina esiste una comunità di ruteni e sono presenti chiese e scuole che insegnano la cultura di questa minoranza).

(Lezione di lingua rutena in Serbia)

Ed ecco, come promesso, la risposta alla mia domanda: il famoso artista americano di origini rutene (più precisamente del gruppo etnico dei lemko) è Andy Warhol! I suoi genitori infatti provenivano entrambi dalla Slovacchia orientale, esattamente da un piccolo villaggio sul confine con la Polonia, in cui questa etnia è molto presente. Chi l'avrebbe mai detto? 

Spero come sempre di aver portato contenuti interessanti e utili, che possano far interessare i miei lettori a questa minoranza presente in Europa dell'Est ma conosciuta a pochi. 
Od vasa Samantocka. 



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