Il mito di San Nicola, colui che da inizio al Natale

Buongiorno a tutti lettori, ako sa máte??
Mancano solo dodici giorni al mio prossimo viaggio in Europa dell'est (forse non l'ho mai accennato nei post precedenti, ma il 18 Dicembre parto per un altro dei miei soggiorni in Slavonia), dove è già cominciato quasi ufficialmente il Natale.
La mattina del 6 Dicembre infatti, in alcuni degli Stati dell'est, si dice che passi San Nicola a portare i doni, un po' come la Santa Lucia o il Gesù Bambino che in Italia passano il 13 dello stesso mese.
Siccome per tutti i bambini di queste Nazioni (ma anche di altre Nazioni occidentali, come l'Austria) il giorno di San Nicola è uno dei più attesi dell'anno. ho deciso di parlare brevemente di questo personaggio, dedicandogli un post.



San Nicola è' una figura leggendaria che deriverebbe dal personaggio di Nicola da Mira, o di Bari (è patrono della città italiana, infatti, oltre che dell'intera Russia!), un vescovo greco/turco del IX Secolo. Dopo aver dovuto affrontare un periodo di persecuzione in quanto cristiano, Nicola diventa famoso per la sua tendenza ad aiutare i bisognosi, facendo dei regali, ed oggi viene considerato addirittura patrono dei bambini.



Pur essendo un personaggio un po' controverso (durante il Concilio Vaticano II si mise in dubbio la sua esistenza storica, perfino), è dal Medioevo che esistono varie leggende sul suo conto e, soprattutto, sulla sua generosità: si narra infatti, che Nicola aiutò una vicina di casa a sposarsi, donandole la dote che suo padre non poteva permettersi di pagare.
In seguito a questa leggenda se ne sviluppò poi un'altra, ovvero quella legata alla notte del 5 Dicembre, o all'alba del 6 di questo mese (dipende dalla tradizione famigliare), che narra di come San Nicola passi di casa in casa e, guardando dalla finestra, lasci dei piccoli regali a coloro che han le scarpe pulite (elemento che si ricollega ai miti pagani e precristiani).



In Europa dell'est, la tradizione nasce intorno al XVIII Secolo, quando si iniziò a dare piccoli regali ai bambini in ricorrenza della festa di questo importantissimo santo, dando il via a un evento annuale attesissimo e che apre ufficialmente il periodo natalizio.

Come già detto, San Nicola non viene festeggiato in tutti i Paesi est Europei allo stesso modo, bensì esistono luoghi in cui la ricorrenza è più sentita che altri e, in base al calendario (cattolico o ortodosso) passa anche in date differenti.
Nei Balcani, ad esempio, egli viene chiamato Miklavž o, semplicemente, Nikolaus/Nikola, rispettivamente in Slovenia e in Croazia, gli unici Stati cattolici. Qui il giorno del santo è il 6 Dicembre, e si narra che egli passi dai bravi bambini, portando loro dei doni, esortandoli a stare sulla buona strada per sempre. In Slovenia, in particolare, si dice che Sveti Miklavž (in sloveno San Nicola) passeggi con un angelo e un diavolo, quest'ultimo che ricorda molto la figura del Krampus austriaco, che in sloveno si chiama Parkelj. Questo Parkelj ha il compito di passare invece dai bambini più birichini, e portare loro un'asta, che sarebbe, ormai simbolicamente (si spera), lo strumento della disciplina.



Anche nella Vojvodina (Serbia del nord) passa Mikulas, ma è un'usanza poco diffusa, proprio perchè nella tradizione serba si festeggia di più Deda Mraz (Babbo Natale), e San Nikola cade, secondo il calendario giuliano, durante il 19 Dicembre (che è, oltre tutto, il giorno della Slava della mia parte di famiglia serba).


I Paesi in cui però viene festeggiato con davvero tanto fervore son quelli dell'Europa centro-orientale, come Repubblica Ceca, Slovacchia e, assolutamente, la cattolicissima Polonia.
In questi Paesi, la situazione è molto simile comunque a quella presentata nei Balcani cattolici: Mikuláš (così viene qui chiamato), è accompagnato da un angelo (anděl in ceco e anjel in slovacco) e dalla sua controparte, il diavolo (čert), in Polonia cambiano solo i nomi (Sveti Mikołaj è il santo, anioł l'angelo e czart il diavolo). Lo svolgimento della tradizione è abbastanza personale, in alcune famiglie i bambini trovano frutta secca, caramelle e piccoli regali sotto il cuscino, nelle scarpe o dietro le finestre, ma è anche comune attuare una sorta di recita, dove, la sera del 6 Dicembre, i ragazzi più grandi si travestono da angelo o diavolo e passano, di casa in casa, a punire o ad allietare i bambini. Dopo aver quindi recitato una preghiera, quelli più bravi ricevono delle caramelle, carrube, frutta secca e pani dolci fatti in casa, mentre quelli più cattivelli del carbone, proprio come qui da noi.




Infine. ci resta solo l'Ucraina, in cui Svyaty Mykolay passa nelle case dei bambini il 19 Dicembre (l'Ucraina è un Paese che segue il calendario ortodosso) assieme ai suoi compagni, un anhjol e un čort, per mettere dei dolci sotto i cuscini o portare un bastone come punizione.




Come potrete notare, la tradizione è simile ma rimane comunque molto diversa da quella che si attua in Italia: i bambini infatti non scrivono una lettera a San Nicola, come invece avviene qui per la Santa Lucia, non chiedono regali, ma ricevono dei piccoli pensierini, per lo più dolci, sottolineando lo stile di vita chiaramente molto diverso e meno devoto al consumismo.
In ogni caso, che passi Nicola, Lucia, Gesù o Babbo Natale, la giornata a loro dedicata è sempre un momento di grandissima eccitazione per i più piccini e di piacere per gli adulti, che vengono catapultati dall'entusiasmo dei bambini, in un'aria più natalizia!

Od vasa Samantocka





Link:
https://quipoloniaeitalia.wordpress.com/2014/12/06/6-dicembre-la-festa-di-mikolajki-san-nicola/;
http://www.emanuela-cardetta.com/san-nicola-tradizioni-di-slovacchia-italia-austria-e-slovenia/;
https://www.facebook.com/slavicfolklore/.



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