13 cose particolari che ho visto e fatto in Est Europa

Buongiorno a tutti lettori!

Oggi parliamo di qualcosa di personale, di alcune mie esperienze di vita nell'Europa dell'est! Come sapete ho visitato in totale cinque Stati slavi su dodici più la Moldavia, e in tre ci ho vissuto per un periodo, cosa che mi ha dato la possibilità di entrare veramente in contatto con lo stile di vita dell'est in generale.


1. HO STUDIATO NELL'UNIVERSITÀ' PIU' ANTICA DELLA SIBERIA

La famosa TGU, Tomskji Gosudarstvennij Universitet, ovvero l'Università Statale di Tomsk. Questa università che ho frequentato mentre vivevo a Tomsk è infatti stata costruita nel 1878 e, fino agli anni '60 del Secolo scorso, era chiamata Università imperiale siberiana. Senza dubbio una bellissima esperienza che fa curriculum, sia a livello materiale che personale!

(Andare a lezione con i metri di neve che costeggiavano la strada pure a Marzo dava l'idea che fosse perennemente Natale)


2. HO FATTO LA GRAPPA IN CORTILE 

Questo sicuramente non fa curriculum, ma è stata comunque una bella esperienza! Qui ero, come potete immaginare, in Serbia, e un mattino, mentre ero ancora in pigiama, sono uscita a bere il caffè in cortile col mio ragazzo, trovandomi di fronte a una scena che in Italia, ormai, non si trova più: la baba del mio fidanzato, assieme alla zia e alla cognata, che assistevano ed aiutavano nella produzione della rakija. A quel punto mi è stato proposto di provare ad utilizzare l'alambicco, e come potevo dire di no? ;)

(Più o meno questo è quello che ho usato anche io)



3. HO VISSUTO IN UN HOTEL 

Ma questo, se mi seguite da un po' e avete letto delle mie avventure in Slovacchia qui, lo saprete già! Ebbene si, per tre mesi della mia vita ho vissuto all'interno di un hotel slovacco, una cosa non così strana ma un po' fuori dal comune!

(Questa era la vista dalla mia bellissima stanza d'hotel)



4. HO QUASI PERSO IL VOLO DI RITORNO COL VISTO IN SCADENZA

Parliamo di visto, quindi, ovviamente, questo mi è capitato in Russia. Senz'altro una delle esperienze più snervanti della mia vita, quella volta che dovevo partire dalla Russia per la Moldavia ma, sfortunatamente, ho perso il volo. Il problema veramente grave è che il visto mi scadeva il giorno dopo, quindi dovevo assolutamente trovare un modo per andare via quel giorno. Per fortuna l'ultimo volo per la Moldavia era alle 23.30, quindi sono riuscita a imbarcarmi senza problema. Sinceramente non so cosa succede se il visto scade, ma l'idea di trovarmi impegolata in situazioni poco simpatiche con le guardie russe non mi allettava molto.

(L'aeroporto di Domodedovo a Mosca, dove sono arrivata e da cui sono partita) 



5. HO PARTECIPATO ALL' UCCISIONE DEL MAIALE

Nel mio ultimo soggiorno in Europa dell'est, ho scoperto che a fine Novembre/inizio Dicembre è il periodo ideale per ammazzare il maiale e ricavarne la carne. Ovviamente è anche un giorno abbastanza gioioso, perchè uccidere due maiali significa avere carne per lungo periodo, quindi, chi possiede tali animali, chiama gli amici per farsi aiutare e per dar loro poi una piccola quantità del ricavato. Il mio ragazzo era stato chiamato da un nostro amico per aiutare nell'impresa, così ho più o meno assistito anche io. La cosa ovviamente è un po' triste, perchè in Italia ormai sono poche le realtà in cui si ammazzano ancora i maiali in casa, o comunque sono realtà a me estranee ormai da anni (per chi non sapesse, ho passato una parte della mia infanzia sulle montagne in una fattoria), ma è stato un episodio comunque interessante a cui partecipare, che mi ha buttata ancora di più nella vita quotidiana delle campagne serbe.



( Preferisco non mettere foto a riguardo per non urtare la sensibilità)



6. HO VISTO PERSONE STESE E COLLASSATE NEI POSTI PUBBLICI PIU' STRANI SENZA CHE NESSUNO DICESSE O FACESSE NULLA 

Dai prati che costeggiano l'autostrada in Slovacchia, ad una banchina del tram di Varsavia, in Polonia, veramente nei posti più improbabili! Il fatto veramente assurdo è che nessuno, ma proprio nessuno, si curava di loro! Solamente in un caso, ovvero quello in cui l'uomo si trovava sulla fermata del tram a terra (nemmeno su una panca), con un braccio in mezzo alla strada, ho visto una donna chinarsi e vedere se ci fosse battito: appurata la cosa l'ha semplicemente lasciato lì, senza chiamare alcun soccorso, e ha proseguito per la sua strada!

(Ricordo che alcune persone, pur di difendere la pulitissima Polonia, hanno addirittura pensato che questa foto fosse un fake, ma purtroppo non lo è, e rappresenta la situazione che vi ho descritto sopra a Varsavia, nella capitale polacca)



7. HO ASSISTITO AD AZIONI DELLA SICUREZZA RUSSA

Di polizia ne ho vista tanta in tutti gli Stati in cui sono stata, ma non avevo mai visto agenti in atto. Solamente in Russia mi è capitato, all'interno di un club abbastanza fighetto, che la sicurezza sia intervenuta anche in maniera abbastanza brutale! La persona bloccata era un uomo alto e corpulento, probabilmente ubriaco, ma la violenza con cui le guardie l'han sbattuto al tavolo per poi ammanettarlo è stata sufficiente per capire che in quelle zone, la polizia e la sicurezza, fanno il loro dovere e fan capire chiaramente a chi sta attorno di filare dritto!

(In Russia la sicurezza è praticamente ovunque: il loro sguardo serioso a me ha fatto passare più volte la voglia di fare qualcosa di sbagliato)



8. HO PARTECIPATO AD UNA VEGLIA E AD UN FUNERALE

Spessissimo, nei blog e nelle pagine dedicate agli Stati dell'est, si leggono titoli come 'partecipare a un matrimonio polacco!' oppure 'come ho vissuto il matrimonio in Ucraina' ecc...bè, io non ho partecipato a un matrimonio, bensì a un funerale. Purtroppo, mentre ero in Serbia, uno zio di un carissimo amico del mio ragazzo è morto di malattia, e, trovandomi lì, ho partecipato assieme a loro sia alla veglia che al funerale. Vorrei dedicare un post a parte su questa situazione perchè vi garantisco che i funerali balcanici non hanno nulla a che vedere con quelli italiani, ma ho voluto accennare a questo evento perchè è comunque qualcosa che, se vai in vacanza da qualche parte, difficilmente ti può capitare!

(Questo è il cimitero in cui vi è stato il funerale)



9. HO FATTO I VERSI DEGLI ANIMALI ALL'INTERNO DI UN NEGOZIO PER PROVARE A FARMI CAPIRE

Questa cosa mi fa ancora abbastanza ridere quando ci penso, per cui ve la racconto: sapete bene che, quando sono arrivata in Slovacchia, non parlavo assolutamente la lingua e, per potermi integrare dovevo utilizzare o l'inglese oppure il russo. Purtroppo, se si volevano frequentare certi negozi di nicchia o certi ambienti, la lingua inglese non era molto utile, come quando appunto, sono capitata in un negozietto gestito da alcune persone di etnia rom. Volevo comprare del formaggio, ma le etichette erano scritte in tre lingue: slovacco, ceco e polacco, vi giuro che dell'inglese non vi era nemmeno l'ombra, e per quanto cercassi di sforzarmi non riuscivo a capire se il latte fosse vaccino o di capra/pecora (in Slovacchia, uno degli alimenti tipici è infatti la bryndza di pecora, alla quale non mi posso avvicinare perchè tutti i derivati ovini mi provocano nausea). A quel punto ho cercato di comunicare con la giovane commessa, che non capiva nè l'inglese, nè il russo, nè le altre lingue che conosco: l'unica opzione rimasta è stata quella di provare la via onomatopeica, ma anche dicendo 'mleko muu' e 'mleko bee' non è andata bene. Alla fine ho comprato quel benedetto formaggio, scoprendo con piacere di averci azzeccato!




10. MI SONO (QUASI) PERSA NELLA STEPPA 

Un bel pomeriggio soleggiato del mio Maggio siberiano, due mie amiche mi han chiesto di andare con loro per comprare un biglietto del treno. Ovviamente ho accettato, ma la cosa è andata un po' storta: premetto che una delle mie amiche era già stata a Tomsk e che, in più, era pure madrelingua russa, ma questo non è bastato per farci andare nella giusta direzione. Io e l'altra seguivamo lei come le paperelle che seguono la mamma anatra, fiducia cieca nei suoi confronti, finchè ci siamo accorte che il bus stava andando dalla direzione completamente opposta, portandoci fuori città. Fortunatamente ce ne siamo accorte quasi subito, in modo tale da scendere in tempo e non andare chissà dove, ma siamo comunque andate fuori dal centro, e ci siamo trovate su una strada sterrata circondata solo da boschi. Per fortuna non è uscito un orso o un branco di lupi per mangiarci!

(Il ciglio della strada su cui mi sono persa)



11. HO IMPARATO AD APPREZZARE LA MUSICA POPOLARE NEI LOCALI

Se vivi la vita notturna in Occidente sarai sicuramente abituato al reggaetton o alla musica house a tutto volume, probabilmente hai anche un master in twerking. Il problema è che in est Europa le tendenze sono altre, e abituarsi può essere un po' noioso. Per lo più parliamo di musica popolare e folkloristica oppure, semplicemente, di musica moderna ma di altri generi. Le prime volte che andavo nei club o nei locali mi veniva difficile ballare, ma dopo poche settimane già mi sono abituata, ho iniziato a capire cosa andasse di moda e, di conseguenza, mi sono adattata naturalmente. Una volta tornata in Italia, ogni tanto mi tornava la nostalgia addirittura, quindi ho iniziato ad approfondire tutto il discorso, con il risultato che oggi addirittura ascolto musica folkloristica di qualsiasi popolazione est europea, da quella serba a quella rutena!




12. HO PRESO PARTE A DEI VIDEO

Che non pubblicherò qui, nè ora, nè mai. Questa mia attività risale a quando vivevo in Slovacchia dove, per la mia scuola, ho dovuto girare dei brevissimi video in cui svolgevo varie azioni, dall'insegnare l'italiano a una classe all'assaggiare cibi tipici del posto. Questi video esistono tutt'ora e sono reperibili su Youtube ;) Lo inserisco nella lista perchè sinceramente non mi era mai capitato che una società mi prendesse come protagonista per delle piccole riprese.





13. SONO SALITA SU UNA GIOSTRA DEI TEMPI SOVIETICI 

Questo è accaduto invece in Moldavia, a Chisinau. Parlo molto raramente della mia esperienza in Moldavia, soprattutto perchè non è uno Stato completamente slavo (sebbene abbia intenzione di scrivere qualcosa a riguardo in futuro) ma, come potete notare dal titolo del paragrafetto, conserva ancora qualcosa dei suoi tempi da Repubblica Sovietica, tra cui delle giostre. Penso che tra la paura di prendere il tetano, tanto era il ferro arrugginito, e quella di cadere a causa di un cedimento, non so cosa fosse peggio. In fine però è andato tutto bene e sono sopravvissuta all'esperienza di vivere un momento della mia vita come una ragazza dell'URSS che va al parco giochi e si diverte!

(Questa è la giostra in questione)



E voi, avete delle esperienze particolari in merito alla vostra vita in uno dei Paesi slavi? Lasciate pure un commento se vi va, in cui raccontate qualcosa che solo in Europa dell'est avete visto o sperimentato!

Od vasa Samantocka





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