Cinerussia: The Bride, horror moderno tra est ed ovest

Buongiorno a tutti lettori!
Dopo veramente tanto, tanto tempo sono tornata parlando di qualcosa di artistico, più specificatamente di film, essendo che ieri mi è capitato di vederne uno russo, ossia The Bride (in russo: Nevesta).

(Locandina originale del film)


Questo film è stato girato dal regista russo Svjatoslav Podgajevsky, è ambientato in Russia e recitato, per l'appunto, in russo. Esce nel 2017 con protagonisti gli attori Viktorja Agalakova e Vjacheslav Chepurchenko nei due ruoli dominanti, e la famosa attrice moscovita, Aleksandra Rebenok, in un ruolo secondario ed è classificato come horror della categoria ghost movies.

(Viktorja Agalakova -primo piano- e Aleksandra Rebenok -dietro- in una scena di Nevesta)


Come ho fatto per Bathory, il mio intento non è assolutamente quello di muovere delle critiche al film in questione, non essendo io in grado di farlo, bensì portarvi a conoscenza di qualcosa di diverso. Eh si, perchè The Bride, pur essendo un film russo, interpretato da russi in Russia non ha l'aria di essere un film tipico proveniente da queste zone.
Provate a pensare a un film russo...i più famosi sono quelli che ci fan vedere la Russia ottocentesca/primi anni del '900 (alla Anastasia della Disney, per dire), oppure quelli che sono ambientati durante il periodo sovietico, poco importa se prima o dopo la guerra: per farla breve, quando noi pensiamo ad un film russo, il nostro immaginario comune ci porta ad ambientazioni innevate con gente che indossa pellicce e colbacchi oppure scene in cui le città sono composte da enormi palazzoni grigi e tristi. Ma questo non accade in The Bride, dove, se non fosse per i nomi tipici e qualche altro dettaglio, come macchine sgangherate e fitti boschi di betulla, non capiremmo mai dove esso sia stato girato. L'unica cosa che ci può far capire di essere in Russia a livello scenografico è la parte di prologo, ambientata nel 1800 per l'appunto, in una zona rurale di atmosfera molto alla Memorie di un cacciatore di Turgenev, se possiamo così dire.

(Una scena del film decisamente 'turgeneviana')


A questo punto è arrivato il momento di dirvi, brevemente, di cosa parli questo film. Ambientato in un posto anonimo (non sappiamo infatti il nome della zona), una giovane coppia (Nastja e Vanja) decide di sposarsi, senza conoscere le rispettive famiglie. In seguito al fidanzamento, Vanja porta Nastja nella casa della sua famiglia (che ha tutta l'aria di essere una casa quasi stile coloniale, sebbene non siamo negli Stati Uniti), per far sì che la sposina possa conoscere la sorella, a cui lui è molto legato, e sposarsi in un gazebo nel loro giardino. In questa casa iniziano a capitare però una serie di cose strane, che subito spaventano Nastja, al punto che Vanja decide di partire senza essersi sposati, per celebrare la cerimonia altrove. Ma questo non avviene, in quanto Vanja se ne va il giorno dopo apparentemente in città, senza dire nulla alla ragazza, lasciandola sola ad affrontare una realtà fatta di paure, segreti e presenze sovrannaturali.

(Una scena con i due protagonisti, Vanja e Nastja)


Tutto il film si basa su una ricerca pseudo scientifica, che nel film viene attribuita a Iosif Hamel, un medico e tecnologo russo di origini tedesche. Questo personaggio (esistito veramente tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo) nella pellicola sarebbe il padre di alcuni studi riguardanti la cattura dell'anima di una persona all'interno delle fotografie post-mortem, pratica diffusa durante il 1800 (che ritroviamo inoltre in altri film del genere, come The Others con Nicole Kidman). Mi sono documentata ovviamente a riguardo, ma non c'è traccia di queste ricerche collegate alla figura di Hammel, quindi sono propensa a credere che sia stato utilizzato il suo nome per rendere più reale tutta la faccenda, sebbene frutto di finzione.

(Ritratto di Hammel)


In fine che dire? The Bride ha tutta l'aria di essere un classico film horror moderno, paragonabile a quelli che vediamo alla tv o al cinema girati nei Paesi occidentali, in cui però le parole sembrerebbero essere molto più superflue che nelle pellicole americane, dove tutto, quasi sempre, viene spiegato per filo e per segno tramite i dialoghi. Se siete appassionati di film di questo genere vi consiglio di darci un'occhiata, anche solo per notare quelle piccolissime differenze tra questo e i film horror che siamo abituati a vedere noi sul grande schermo.

(Una delle prime scene del film)


Il film dura 1 ora e 40 minuti circa; si può trovare sia in lingua originale che doppiato in inglese e italiano.

Od vasa Samantocka



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