Cineslovacchia: Bathory, un film tra leggenda e realtà

Buongiorno a tutti lettori!
Torno con la mia sezione artistica, stavolta parlando di cinema. Mi sono resa conto che non ho mai parlato di film est europei, ma proprio ieri sono incappata in una leggenda curiosa, sulla quale sono basati vari film. Con gran sorpresa ho scoperto che uno di questi è stato diretto da un regista slovacco, quindi ho colto l'occasione e me lo sono guardata, sia per interesse personale, sia per iniziare bene questa sorta di rubrica cinematografica.
Premetto che non sono una critica, quindi non andrò a fare grandi discorsi su come il film sia stato girato, sulla tecnica di questo e di quello e sulla qualità della pellicola, mi limito semplicemente a farvi entrare in contatto con il cinema est europeo, dato che qui da noi non è molto famoso. Ovviamente cercherò comunque di consigliare film che anche io ho visto, in modo da essere sicura di quel che sto facendo ;)

Come vedete dal titolo, oggi parliamo di un film slovacco, ovvero Bathory.
Questo film è stato girato nel 2008 dal regista slovacco Juraj Jakubisko, con protagonista l'attrice inglese Anna Friel. E' considerata una pellicola molto interessante in quanto è stato il primo ed unico film di Jakubisko girato interamente in inglese, cosa che ovviamente lo rende famoso nel panorama cinematografico ceco e slovacco.

(Locandina di Bathory)

Il genere in cui più ricade questo film è l'horror, tuttavia possiamo ricollocarlo anche tra i film ad impronta storica e biografica. Esso infatti si rifà alla storia della realmente vissuta contessa Erzsebet Bathory, vissuta tra il 1500 e il 1600.
Erzsebet era una donna ungherese e la sua storia ovviamente è ambientata in una zona dell'allora Regno d'Ungheria che oggi è territorio slovacco. La sua storia risulta horror in quanto la contessa Bathory era famosissima per essere una donna spietata e crudele, amante delle torture, del sadismo e, si dice, della magia nera, cosa che ovviamente l'ha spinta più volte ad uccidere persone e che oggi le da il titolo di serial killer.

(Ritratto della Contessa Bathory)

Fin dall'infanzia Erzsebet manifestava degli squilibri a livello psicologico, una cosa abbastanza comune nella sua famiglia a causa dei vari matrimoni tra persone dello stesso sangue (qualcosa che avveniva in quasi tutte le casate reali). Tuttavia, i sintomi di schizofrenia e disturbi mentali che caratterizzavano questa ragazza non furono i soli fattori ad influenzare la sua attitudine alla violenza: si dice infatti che essa assistette più volte alla tortura di servi, come ad esempio il taglio degli arti, una pratica diffusa al tempo nei confronti dei criminali. A quindici anni venne poi costretta a sposare suo cugino maggiore, e questo influenzò la sua vita futura ancor di più.

(Ferenc Nadasdy, marito e cugino della contessa Bathory)


Ferenc Nadasdy era infatti conosciuto come un valorosissimo guerriero, ma anche per il suo amore per il sadismo: amava torturare la servitù senza ucciderla, solo per il gusto di vederle soffrire. Questo senz'altro rese Nadasdy complice di Erzsebet, sebbene la sua influenza sulla donna fu comunque marginale, in quanto egli era spesso in guerra e quasi mai presente nel castello.
La leggenda vuole quindi che Erzsebet, per passare il tempo in assenza del marito, iniziò ad intrattenersi con una sua zia e con una certa Dorka, le quali la iniziarono all'arte orgiastica e a quella della magia nera.
Da questo momento in poi le torture e il sadismo della contessa arrivarono a livelli tali da far sì che le vittime non sopravvivessero; ecco quindi come Erzsebet iniziò a diventare una vera e propria killer.




Ben presto tuttavia la leggenda prende una piega ancor più inquietante...si dice infatti che durante un'esecuzione, delle gocce di sangue caddero sulla mano della contessa, la quale vide quel suo pezzo di carne ringiovanire. Pur essendo che molte volte (probabilmente come conseguenza all'assenza assidua del marito) Erzsebet amasse vestirsi da uomo e intrattenersi con delle donne, teneva moltissimo al suo aspetto fisico, e questa cosa si accentuò col passare degli anni e con l'invecchiamento. In seguito a questo avvenimento, la contessa si rivolse a degli alchimisti i quali (per paura di contraddirla) si inventarono la storia che il sangue delle vergini facesse ringiovanire.
Ecco dunque come Erzsebet Bathory si aggiudicò il titolo di serial killer spietata: dopo questa confessione, si stima tra il 1585 e il 1610, ella iniziò a rinchiudere giovani vergini (prima contadine e poi della piccola nobiltà), a seviziarle e poi ucciderle per utilizzarne il sangue, al fine di ringiovanire.

(Si dice che la contessa usasse fare bagni nel sangue di queste ragazze o addirittura berlo, questo le attribuisce anche il soprannome di Contessa Vampiro)



Nel castello tutti sapevano che Erzsebet Bathory fosse una sadica torturatrice, tuttavia nessuno osò far nulla, ma questo non deve spingerci a credere che rimase impunita per le sue azioni. La scomparsa di giovani benestanti infatti iniziò a preoccupare le famiglie, le quali si rivolsero alla Chiesa Cattolica. L'istituzione, assieme all'allora imperatore del Regno d'Ungheria, iniziarono un'indagine a riguardo della contessa, la quale portò risultati positivi: era proprio lei a rapire ed uccidere queste donne.
Nel 1610 Erzsebet Bathory venne murata viva, per morire di fame solo nel 1914. Le sue vittime secondo gli storici sarebbero state tra le 100 e le 300, ma la leggenda vuole che siano state molte di più (circa 600) facendo della contessa la più grande assassina seriale della storia.



Ovviamente il film è stato molto romanzato, ma di certo ciò non toglie l'atmosfera medievale e leggermente horror della leggenda originale, quindi, se questo genere a metà tra lo storico, il vampiresco e il mitico fa per voi, Bathory potrà sicuramente soddisfarvi.
Prima di lasciarci un paio di curiosità: il film dura circa 2 ore e 30 minuti, è piuttosto lungo quindi armatevi di pazienza; esistono, oltre a questo, altre trasposizioni cinematografiche sulla leggenda della contessa Bathory, nonchè varie biografie e persino un gruppo musicale di genere metal che porta il suo nome.


Od vasa Samantocka!










Commenti

  1. Film Bathory e' veramente solo una vergogna grandissima, e' una merda totale. Elisabetta Bathory e' descrita come vittima, come una donna forte, addirittura come una naturopata. In realta si trattava di una persona totalmente patologica, sadistica, malata, che ha uccisa tante donne giovane. Storia nera, brutta. Ma Juraj Jakubisko ha fatto di un'assassinatrice seriale solo una vittima. Che schiffo!!

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    1. Grazie per il parere! Io ho guardato il film e sinceramente l'ho trovato molto adattato: come dici tu, la storia vera è un'altra, per questo ho scritto un post a riguardo ))

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  2. È un bel riflesso della stupida cultura femminista(slava) ... Quando mancano i modelli femminili positivi, poi anche una persona patologica puo' diventare un'eroina.

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    1. A questo non avevo mai pensato, è uno spunto di riflessione interessante, grazie!! ))

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  3. Mah, aldilà di tutto è un film discreto nel suo insieme di generi( storia , horror, pathos ecc.) Da fastidio anche a me che sia stata cambiata la sua storia ma il cinema è anche questo.
    P.s. Lei era stata murata viva ed è vissuta fino al 1615 .

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    1. Vero, errore di battitura! Non è vissuta fino al 1914 :D

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