5 abitudini alimentari che gli italiani pensino essere universali ma che in est Europa non sono condivise


Buongiorno a tutti lettori! Oggi torno con un post legato a uno dei miei argomenti preferiti, ovvero cibi e bevande!



L’idea per questo post nasce dal mio lavoro stagionale: per chi non lo sapesse sono temporaneamente una cameriera in una zona turistica, cosa che mi permette di entrare in contatto con clienti provenienti da molte zone del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. Qualche giorno fa è arrivato a pranzo un gruppo di 40 simpatici polacchi e ovviamente io facevo salti di gioia: interagire con persone di quei luoghi che per me sono come una casa non ha prezzo, oltre al fatto che qui in Italia, se c’è una cosa che i ristoratori e i camerieri non sanno fare, è interagire con la clientela est europea, a causa della loro poca conoscenza della lingua inglese e del loro carattere che noi non sempre riusciamo ad interpretare. Questo non è però il mio caso, dato che io conosco relativamente bene la realtà di quelle zone e sono quindi sempre in grado di attirarmi la loro simpatia, soprattutto se si tratta di clienti russi con cui posso parlare la loro lingua madre e soddisfare pressoché ogni loro richiesta, per non parlare delle persone dell’ex Jugoslavia, sensibilmente meno ma che quando arrivano e sanno che c’è qualcuno in grado di fare conversazione basica, sono sempre delle gran chiacchierone! Volevo specificare questa cosa (in modo abbastanza modesto) perché parte del mio lavoro sul blog è anche far conoscere certe realtà, e penso che tante volte, il motivo per il quale a camerieri e gestori italiani i russi (o est europei in generale) stanno un po’ antipatici, è proprio a causa della poca comprensione che hanno della loro realtà, del loro modo di fare e della loro cultura, quando, imparando a venir loro in contro, si rivelano poi ottimi clienti!  

Ma torniamo a noi…questo bel gruppo di polacchi aveva un menù fisso turistico, di cui la prima portata era un carpaccio di carne affumicata. Essendo la carne un alimento molto consumato in Polonia, tutti si aspettavano che gradissero, ma non è stato esattamente così. Molti di loro avevano lasciato quasi tutto il cibo nel piatto, insomma, tanti soldi di carne pregiata buttati per un solo motivo: quel che a noi sembra buonissimo, di alta qualità o cibo raffinato e ricercato, non sempre agli stranieri piace in ugual modo! Ecco quindi oggi una serie di precisazioni che potranno aiutare i miei lettori a venire in contro ai gusti degli est europei, qualora dovessero organizzare delle cene o dei pranzi in loro onore, ma che potranno aiutare anche in caso andaste nei loro Paesi e doveste portare dei regali legati alla nostra cucina a qualcuno.






 1. DEVO FARE UN REGALO? OLIO D’OLIVA, PARMIGIANO E ACETO BALSAMICO VAN SEMPRE SUL SICURO!

Sicuramente queste tre pietanze sono tra le più tipiche del nostro Paese e tra quelle più apprezzate tra la popolazione italiana, ma non sempre è così per gli est europei. Tante volte infatti noi diamo per scontato che ciò che noi consideriamo di ottima qualità, i sapori che noi amiamo, piacciano automaticamente a tutto il mondo, forse per la visione che abbiamo della nostra cucina, ovvero che sia quella migliore al mondo. Sappiate però che tanti sapori della nostra cucina non piacciono a tutti, che pur essendo gli est europei abituati ai sapori forti (utilizzando in gran quantità spezie, aglio e cipolla), l’olio d’oliva, l’aceto balsamico e il grana o parmigiano sono gusti per loro troppo pungenti e fin troppo sapidi. Ricordatevi che in Europa dell’est questi prodotti sono d’importazione e che hanno un costo relativamente alto, di conseguenza nessuno o quasi li compra e nessuno si abitua ad essi:  200 ml di olio d’oliva arrivano a costare anche 4,00 euro in Russia, spenderemo invece 1,40 euro se vogliamo comprare solo 50 gr di grana padano grattugiato nei Balcani, cifre da capogiro se si considerano i loro stipendi!

(Il tipico cestino di regali che noi tutti apprezziamo ma che non conviene portare fuori dai confini)




2. CARNE DI CAVALLO: UNA VERA BONTÀ!


Io amo la carne di cavallo: che sia cotta, cruda, a tartare, ai ferri, penso che sia in assoluto la mia carne preferita. Se avessi molti soldi a disposizione e dovessi invitare a cena, che so, le mie amiche slovacche o i parenti del mio ragazzo serbi, subito dopo una bella porzione di lasagne verrebbe la carne equina. Ma forse sbaglierei…infatti il cavallo non da tutti viene mangiato! Pensate che noi, assieme ai francesi, siamo i maggiori consumatori di carne di cavallo al mondo e, considerato il prezzo che ha, se già noi non possiamo permetterci di mangiarlo ogni settimana, immaginate quanto ne mangino nel resto del globo di conseguenza. Nei Paesi est europei, precisamente, il cavallo viene mangiato davvero pochissimo: in Serbia lo possiamo trovare solo nei ristoranti di città più pregiati, in Polonia i cavalli vengono addirittura caricati e portati in Italia, dove il consumo è sensibilmente maggiore, mentre nei loro negozi si fa davvero fatica a trovarlo, ma esistono Paesi come la Slovacchia, in cui, agli occhi della gran parte della popolazione, mangiare la carne di cavallo sembrerebbe essere una cosa abominevole! Va da sé quindi che se io invitassi le mie amiche slovacche per una cena a base di carne equina rivelando loro cosa stan mangiando, le reazioni potrebbero non essere delle migliori! Il cavallo, soprattutto nelle zone rurali (che in questi Paesi sono ancora molte) ha ancora la funzione di traino, ucciderli per ricavarne della carne quando si possono ammazzare maiali o galline per la stessa cosa, è uno spreco di risorse!







3. SE NON POSSIAMO MANGIARE LA CARNE ALLORA…UN BEL PRANZO VEGGY!


Qui tocchiamo un tasto piuttosto dolente. I vegani e i vegetariani esistono ovviamente anche in est Europa, tuttavia sono davvero, davvero pochissimi. A meno che la persona che invitate non vi dica espressamente di far parte di questa categoria, vi consiglio caldamente di evitare pranzi o cene totalmente vegani! I piatti tipici est europei infatti, sono quasi tutti a base di carne (o comunque contenenti carne); esistono anche piatti a base di verdura ai quali però viene sempre aggiunta una bella dose di panna acida o grasso animale per insaporire, come saprete se avete letto già qualcosa a riguardo sul blog. Inoltre (come ho scritto qui) seguire una dieta totalmente veg nei Paesi dell’Europa orientale potrebbe addirittura presentare dei problemi, perché molti prodotti che noi troviamo facilmente a medio/basso costo in Europa occidentale e che ci possono permettere di seguire una dieta del genere, da loro non si trovano, oppure costano davvero parecchio. Insomma, in conclusione tutto ciò sta a indicare che loro sono abituati ai sapori di prodotti di derivazione animali per lo più, e che quindi, una sorpresa vegana, potrebbe risultare non proprio così gradita come speravate. Se siete vegani e ci tenete particolarmente a far assaggiare le vostre pietanze a un ucraino o a un bosniaco, abbiate quindi cura di specificare che sarà un pasto per lo più a base di piatti veggy e magari cercate di venir loro incontro, comprando anche qualche salume o formaggio che possano gradire. Mi sento di dare queste informazioni perché in casa mia spesso si mangia vegetariano tendente al vegano, e quando i miei genitori invitano a pranzo me e il mio fidanzato serbo lui mangia quasi tutto, ma se alla fine del pasto c’è qualche bella fettina di salame, è più che contento!








 4. CON UNA BELLA BOTTIGLIA DI VINO SI VA SUL SICURO!


Una delle nostre più famose abitudini per quanto riguarda il campo alimentare è quella legata al vino. La maggior parte degli italiani, a pranzo o a cena, se non durante entrambi i pasti, giornalmente consuma almeno un bicchiere di vino assieme all’acqua. Tuttavia, se pensate che anche nel resto del mondo le cose stiano così, vi sbagliate di grosso! Parlando di est Europa il vino è molto famoso solo in alcune zone, lo si può trovare facilmente in Slovacchia, ma anche in alcune zone balcaniche come prodotto tipico, nel resto del mondo slavo è invece d’importazione e costa molto. Nonostante ciò, raramente questa bevanda è un must sulle loro tavole: certamente si può trovare, ma essi tendono comunque a preferire la birra oppure i super alcolici, come le loro grappe o vodka fatte in casa. Questo argomento si ricollega alla mia esperienza con questi clienti polacchi che sono venuti al ristorante: nel loro menù infatti era compreso, a testa, un quarto di vino a loro scelta, mentre almeno 30 persone su 40 hanno optato per un bel litro di birra, in ordine di accompagnare la loro pasta al ragù. Considerato che noi la birra, di norma, la beviamo solo in compagnia di una pizza, la cosa può risultare leggermente strana...insomma, chi prenderebbe una birra al posto di un bicchiere di vino rosso mentre mangia il ragù?? Se parliamo di bevande analcoliche invece, le cose sono ancora differenti: da noi un astemio o un ragazzino che esce a mangiare, tenderà a bere acqua oppure una bevanda gassata, mentre per la maggior parte degli est europei la scelta è orientata altrove: in Russia, ad esempio, si fa larghissimo consumo di the caldo, anche durante i pasti, quasi a sostituzione dell’acqua, in altri Stati non sarà difficile vedere invece gente che predilige succhi di frutta, in Serbia e nei Balcani alcuni potranno invece preferire il caffè come accompagnatore ai loro pasti. Insomma, il vino (soprattutto se italiano o francese) senza dubbio è un regalo sempre molto apprezzato, ma non sempre il consumo che fanno a est è lo stesso che si fa qui da noi. 








5. E DULCIS IN FUNDO…ESPRESSO MACCHIATO CALDO CON AMARO O GRAPPA! 


Eccoci alla fine del nostro pasto…prepariamo la moka o la macchinetta a cialde e tiriamo fuori la grappetta d’uva o un liquore per digerire tutto per bene! Questo ovviamente se siamo in Italia con i nostri ospiti italiani. In est Europa le cose vanno diversamente anche alla fine dei pasti: partiamo dal caffè, bevanda che per noi è indispensabile, che si beve anche due o tre volte al giorno e che è rigorosamente fatta in moka oppure in macchinetta. Gli Stati dell’Europa orientale che consumano caffè quanto noi se non di più sono quelli balcanici, che, come ho già scritto in più occasioni, preferiscono berlo alla turca. In queste zone il caffè viene bevuto più prima che dopo il pasto, così come anche i super alcolici, ma in realtà non c’è un vero e proprio codice come da noi: se durante il pasto si vuole bere il caffè, lo si beve, se anziché usare l’acqua, si vuole pasteggiare con la rakija, è possibilissimo farlo, nessuno lo troverà strano. Pertanto, si, è possibile che dopo il pasto si bevano caffè o alcolici, ma non è una regola o una cosa strettamente di routine. Negli altri Paesi dell’est (quelli centrali e orientali) il caffè viene pressoché snobbato invece. Pensate che quando stavo per partire per la Russia, una delle cose che mi è stata detta fu ‘se vuoi bere il caffè portati la moka da casa, perché qui non ce ne sono’. Il caffè è un prodotto d’importazione, quello per moka ha un costo medio-alto, per ciò, chi beve caffè, consuma soprattutto quello solubile, cosa che sicuramente fa passare la voglia di berselo dopo un pasto. Già il fatto che in queste zone (così come anche in Slovacchia e Polonia) vada per la maggiore quello solubile ci può far capire come per loro, il bere caffè, non sia proprio un rito, quanto più una cosa che si fa magari in compagnia se si esce al pomeriggio con qualcuno, ma anche in questo caso il caffè del bar raramente è un espresso: molto meglio quello che noi chiamiamo americano o tedesco (caffè in tazza grande mooooolto lungo ed annacquato) , cappuccino, oppure latte macchiato, di cui soprattutto russi e ucraini van matti. Il caffè inoltre non è mai bevuto nero: rigorosamente con zucchero e latte freddo.  Inutile dire che i vari orzo, ginseng, decaffeinato, lungo, ristretto, macchiato tiepido ecc, lì se li sognano, certe pretese sono infatti tipicamente nostre ;)







Eccoci quindi alla fine di questo post. In conclusione voglio semplicemente dire che prodotti come caffè (magari assieme a una moka, che potreste anche insegnar loro ad utilizzare), vino, superalcolici, pasta sono comunque per lo più ben accetti: se non si tratta di persone anziane, non abituate alla globalizzazione alimentare, chiunque, anche a est, accetterà una bottiglia di prosecco o di limoncello e lo assaggerà più che volentieri. Mal che vada, lascerà la bottiglia tappata in esposizione ;) Abbiate quindi sempre cura di scegliere elementi tipici ma piuttosto universali, lasciando perdere prodotti che solo in Italia (o nei Paesi mediterranei in generale) vengono consumati. Se invece volete stupire i vostri clienti slavi con una cena o un pranzo, lasagne e pizza fatti in casa riscontreranno sempre un enorme successo!

(Con uno di questi 4 piatti al 95% andate sul sicuro anche con un est europeo! I miei amici hanno sempre apprezzato ognuno di questi piatti)


Ora che sapete che i gusti non sono uguali per tutti, sarete inoltre maggiormente in grado di adattarvi alle cucine tipiche dell'est, qualora vi avventuraste in uno dei Paesi slavi, comprendendo anche perchè il loro cibo e le loro abitudini non possano essere come le nostre. Ricordatevi sempre che il cibo e le abitudini alimentari sono parte integrante della cultura di un popolo, ed è quindi importante entrarci in contatto per conoscere più a fondo il luogo d'interesse o in cui siete!

Od vasa Samantocka! 





Commenti

  1. Non mangiamo di solito la carne di cavallo, perche' il cavallo e' per noi un po' come il cane.
    Quando noi andiamo al ristorante, poi vogliamo divertirsi e di solito mangiamo e beviamo piu' che e' normale in Italia. Quando vedo una coppia italiana come sta bevendo solo una birra (per due persone) durante tutta la serata poi lo sembra un po' buffo, strano.
    Gli slavi sembrano piu' freddi...e anche e' vero che gli italiani-di solito maschi,(per noi) non sembrano come le persone molto fidate. Ma di solito dopo il primo incontro la situazione si cambia...

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    1. Io riconosco gli slavi al ristorante da come bevono l'alcol ;) se entrambi nella coppia bevono due o tre birre sei sicuro che quella coppia viene dall'est :)

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    2. Con quel cane lo era un po' scherzo..ma non e' totalmente fuori:-). Non solo nell'Europa dell'EST si beve di piu'- per esempio L'Austria dove il consumo dell'alcohol e' piu' grande rispetto Cechia, poi Baviera-bevitori di birra. Poi altra liga: i danesi- da noi si dice ..essere ubriaco come un danese:-).

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