"In gruppo come i russi", "fare le cose alla bosniaca": detti stereotipati slavi verso gli altri slavi

Buongiorno a tutti lettori!

Oggi un post di curiosità ed intrattenimento, per cui mi è venuta l'idea stando su Facebook.
Avete presente quei modi di dire, che prendono in considerazione un altro gruppo etnico, una nazionalità? Un esempio, in italiano, potrebbe essere "fumare come un turco", che deriva, ovviamente, dall'abitudine turca di fumare molto, tra sigarette, sigari e narghilè. Bene, oggi vorrei esporre alcuni di questi modi di dire, diffusi nei Paesi slavi che prendono, però, in causa altri Paesi slavi.





1. "QUESTA COSA E' CECA" / TO JE ČEŠKO - Slovenia 

Quando uno sloveno dice che qualcosa è ceco, significa che è qualcosa di dubbia e scarsa qualità o qualcosa di poco carino.
Il detto sembrerebbe essere nato negli anni '90, quando i cechi, passando per la Slovenia, diretti in Croazia, si portavano dietro i propri viveri (maggiormente pane e birra) per non spendere una volta arrivati in Jugoslavia. Sembrerebbe che là, questo atteggiamento, non piacesse molto ;)





2. "FREDDO COME IN RUSSIA" / ZIMA JAK V RUSKU - Slovacchia e Repubblica Ceca

Ovviamente, penso che questo sia piuttosto palese: riferisce in fatti a un freddo glaciale, come quello che si addice alla Russia.





3. "NON FARE IL BULGARO!" / NECHOVEJ SE JAK BULHAR! - Repubblica Ceca

Questa frase riferisce alle cattive maniere, che, in Repubblica Ceca, vengono attribuite all'essere bulgaro. Questo aspetto è abbastanza curioso, perchè la Repubblica Ceca non ha mai avuto conflitti aperti con la Bulgaria, per cui non ne si conosce la vera e propria motivazione. Potrebbe sempre riferirsi al fatto che la Bulgaria sia un po' vista come terra mista, tra slavi, turchi e rom, quindi non tanto ammirata dagli Stati slavi centrali.





4. " E' UN FILM CECO" / "CZESKI FILM" - Polonia 

Questa espressione polacca indica qualcosa di molto confuso. Anche per questa metafora non abbiamo una motivazione vera e propria, se non la supposizione che, probabilmente, i polacchi considerano i cechi delle persone confusionarie.





5. "UNA VOLTA IN UN ANNO RUSSO" / RAZ NA RUSKI ROK - Polonia 

Sempre in Polonia, abbiamo questa espressione simpatica che in italiano sarebbe come dire "una volta ogni morte di Papa". L'origine di questo detto, sta nel fatto che i russi abbiano un calendario diverso (il famoso calendario ortodosso gregoriano), che sarebbe, in realtà, 13 giorni più lungo del nostro, quello giuliano.





6. "FARE POLITICA ALLA BULGARA" / BUGARSKA POLITIKA - Serbia

Questo detto viene utilizzato in Serbia per indicare qualcuno che, opportunisticamente, passa da un partito politico ad un altro, per convenienza. Anche qui, le motivazioni non ci sono molto chiare, fatto sta che in Serbia ci sono molti modi di dire con connotazione negativa riferiti alla Bulgaria, ma possiamo ritenerlo comprensibile: dopotutto, i due Stati, pur essendo slavi ed avendo combattuto contro gli ottomani fianco a fianco, non vanno storicamente molto d'accordo!





7. "NATALE POLACCO" / POL'SKIYA KALYADY - Bielorussia

Questo detto particolare che deriva dalla lingua bielorussa (ho dovuto traslitterarlo dal cirillico) indica il Natale cattolico. Di fatti, pur essendo alcuni bielorussi cattolici, questo è un tratto associato alla Polonia, più che altro. Dopotutto, parliamo di uno degli Stati più cattolici d'Europa, quindi è comprensibile!





8. "QUESTA COSA E' BOSNIACA" / TO PA JE BOSANSKO - Slovenia

Altro detto sloveno, simile a quello che abbiamo menzionato sopra, si utilizza per qualcosa che non piace, che fa schifo. Anche qui possiamo solo fare supposizioni: sappiamo un po' tutti che gli altri Stati ex-Ju considerino i bosniaci persone un po' "alla buona", quindi, probabilmente, una cosa fatta "alla bosniaca" si riferisce proprio a questo stereotipo.





9. "LE MIGLIORI SIGARETTE SONO CECHE" / NAJBOLJE SU ČEŠKE CIGARE - Serbia

Per ultimo ho tenuto questo detto, perchè presenta un gioco di parole carino. Per sigarette ceche, infatti, si intende qui le sigarette chieste a qualcuno, quindi una sigaretta data gratuitamente da un'altra persona. Qui, però, la Repubblica Ceca c'entra un gran poco, perchè il termine deriva dalla parola serba češati, che significa "grattare", in alcuni contesti traducibile come "stoccare" nei confronti delle sigarette. Essendo dunque, che češati češke siano molto simili, è nato questo gioco di parole.





Avevate mai sentito questi modi di dire? Ne conoscete altri? Commentate qui sotto per farceli conoscere, in caso!

Od vasa Samantocka










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