Cinecechia: Otesánek, film grottesco su una fiaba spaventosa

Buongiorno lettori miei!

Ieri sera ho deciso insieme al mio ragazzo di guardare un film del panorama cinematografico ceco, e prendo quindi da subito l'opportunità per scriverci un articoletto, dato che non ho mai parlato di film made in Czech Republic!

Parliamo quindi oggi di "Otesanek", un film del 2000, diretto dal regista ceco Jan Svankmajer, con protagonisti Veronika Silkova, Jan Harti e Kristina Adamcova.
La storia, come potete ben vedere dal titolo, prende in considerazione la fiaba omonima, dello scrittore ceco Karel Erben, vissuto nell'ottocento, ma, ovviamente, rivisitata in chiave moderna.


(Locandina del film)


Protagonisti del film sono Bozhena e Karel, una coppia che scopre di essere sterile. La donna, affranta dal dolore, ne soffre veramente moltissimo, tanto che durante un soggiorno nella casa di campagna, il marito decide di creare una bambola di legno, ricavata da un tronco, con le sembianze di un bambino a quasi tutti gli effetti.
La compagna nè è subito entusiasta, tanto che inizia a sviluppare una sorta di attaccamento morboso nei confronti di questo burattino, decidendo di portarlo nel mondo reale e spacciarlo per un bambino vero, di nome Otik (di cui uno dei molti soprannomi possibili cechi è proprio Otesanek), ma senza mostrarlo in giro.




Sarà la figlia preadolescente dei vicini di casa, Alzhbetka, a scoprire la verità a riguardo, e a collegare la presenza di questo bambolotto di legno alla scomparsa misteriosa sempre più frequente di alcune persone del vicinato e al comportamento sempre più strano e spaventato dei neo genitori.


(La co-protagonista Alzhbetka)


Dalla trama potreste dedurre che non sia un film particolarmente interessante, ed è pure vecchio, quindi forse, potreste chiedervi perchè ve lo voglia consigliare.

Innanzitutto, per portare alla luce un po' di folklore, un po' di fantasia della Repubblica Ceca, che in Italia è sconosciuto completamente. La fiaba ottocentesca di Otesanek infatti, potrebbe un po' richiamare quelle molto più famose di Cappuccetto Rosso e Pinocchio, possiamo anche dire che sia un Pinocchio mischiato al lupo di Cappuccetto: un burattino sinistro e terrificante; la fiaba inoltre, nel film viene proprio narrata per intero, non solo mostrata tramite la pellicola.


(Rappresentazione di Otesanek della fiaba)


Seconda cosa, mi piacciono molto l'ambientazione in sè e i personaggi che vengono rappresentati, perchè è tutto molto "ceco".  La storia si svolge in un momento indefinito nel tempo, ma a giudicare dall'esterno potremmo collocare il tutto negli anni '80 se non '70, durante l'epoca della Cecoslovacchia socialista. Abbiamo quindi il classico condominio cittadino da quartiere, in cui vivono tre famiglie: quella di vecchi pensionati lamentosi, cresciuti e rimasti contadini, la coppietta media, quella moglie casalinga e marito impiegato pubblico, e la famiglia già completa tipica da condominio, con la moglie ficcanaso che cerca di mantenere, però, un certo decoro, la figlia piccola che la copia, iniziando a curiosare dalle serrature e il marito operaio, che mangia gulas, beve birra e slivovicka e si fa i fatti propri, prendendo le cose con totale disinteresse e menefreghismo bonario, se non quando c'è da festeggiare con una bella bevuta.


(I vicini di casa, genitori di Alzhbetka)


Per quanto riguarda le locations, gli appartamenti sono ancora come quelli che possiamo ritrovare nei vecchi palazzi del socialismo, piccoli, a misura di famigliola, troviamo un orticello in cui viene coltivato il cavolo verza (consumato largamente in Repubblica Ceca) e pure i negozietti e gli ospedali hanno quella particolare aria da URSS.




Terzo e ultimo motivo per cui voglio consigliarvi la visione di "Otesanek", sono l'umorismo ceco e il suo aspetto grottesco/surreale. L'umorismo ceco è qualcosa di atroce, che fa ridere proprio perchè non fa ridere, e riesce a fare rimanere stupiti e senza parole, dominando un po' tutta la pellicola. "Otesanek", di fatti, sembrerebbe essere un film della categoria horror, ma non lo è proprio totalmente, perchè in realtà è un film quasi comico, ma è una comicità sottile, che non si coglie subito e, senza dubbio, non si coglie del tutto se non si riconosce questo umorismo un po' particolare.




E tutto ciò, mischiato a un certo tipo di animazione (che a me ricorda molto Beetlejuice di Tim Burton per certi versi) e al comportamento dei personaggi, che sembrerebbero avere accettato con tutta calma che questa creatura non sia un bambino innocente, quasi come fosse un problemuccio da nulla di cui disfarsi in qualche modo, ma anche la minimalizzaziome di temi "gravi", come la molestia sessuale (presente in modo non troppo esplicito), rende il film un po' particolare, un misto, appunto tra il surreale ed il grottesco.






Se siete interessati a questo genere e a conoscere una pellicola abbastanza light della cinematografia ceca, vi consiglio di darci un'occhiata; il film dura circa due ore ed è disponibile in ceco sottotitolato sia in inglese che in italiano.

Od vasa Samantocka


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