7 aspetti legati all'est Europa che mi infastidiscono

Buongiorno a tutti, lettori!

Colgo, innanzitutto, il momento per dirvi che in questo periodo ho riniziato a studiare! Sono davvero contenta perchè è qualcosa che volevo fare da tempo per poter, finalmente, mettermi sulla strada giusta e iniziare a breve il lavoro dei miei sogni. Tutto ciò per dirvi che, essendo un po' presa, magari pubblicherò un po' meno del solito.

Detto ciò, oggi voglio portare un contenuto un po' particolare; qui non parleremo di fatti oggettivi o di mie esperienze vere e proprie, bensì di mie opinioni personali riguardanti alcuni aspetti legati all'Europa orientale che, a dirla tutta, non mi entusiasmano. Eh si, perchè pur essendo io un'appassionata di questa parte del mondo, delle sue sfaccettature culturali, dei suoi luoghi e popoli, ovviamente non amo proprio tutto tutto, come penso sia giusto e normale che sia. Essendo il mio un blog personale, ho deciso un po' di aprirmi rispetto ad alcune questioni, sia propriamente appartenenti all'est Europa che appartenenti al mondo occidentale ma sempre riguardanti la zona considerata, cercando comunque di rimanere un po' sul vago, senza voler offendere nessuno, e di non schierarmi apertamente su faccende troppo delicate.





1. LA VISIONE DISTORTA CHE HANNO GLI OCCIDENTALI SULLA RUSSIA: MISTIFICAZIONE E PROPAGANDA NEGATIVA

Questo penso sia il punto più fastidioso in assoluto della classifica, perchè il più diffuso. "Viva Putin! Ci vuole uno così in Italia" - "Russia, patria della civlità" - "Là si che vivono bene, non come qui..." - "Si sta meglio che in Italia" - "La Russia fa schifo, Putin fascista dittatore" - "In Russia non funziona niente"...potrei andare avanti all'infinito, eppure, quando leggo queste frasi l'unica cosa che mi viene in mente è: Avete mai vissuto in Russia, per poter dire certe cose???
Io si, anche se per poco, ho avuto la gran fortuna di vivere, tra l'altro, in Siberia, non nella ricca Russia europea, e di cose, basandomi su quei pochi mesi che sono rimasta là, potrei dirne e smentirne. Il fatto è che sia completamente inutile, perchè la gente che non si vergogna di "spararle grosse" senza conoscere, è anche quella più convinta di sapere come giri il mondo. L'unica cosa che mi sento di dire a riguardo, oltre che piantatela se non avete mai provato la vita russa, è che io ho cambiato radicalmente opinione su molti aspetti dopo essere tornata dalla Grande Madre, ecco perchè queste prese di posizione, fondate su notizie di dubbia provenienza, quindi sul niente, mi danno enormemente fastidio. Ovviamente non parlo di chi in Russia ci vive, o ci abbia vissuto: in quel caso, l'opinione, conforme o meno alla mia, per lo meno è fondata ed accettabilissima.







2. VITTIMISMO, FALSA PROPAGANDA E STRUMENTALIZZAZIONE SULLA GUERRA DEL KOSOVO

Tasto davvero tanto dolente per me, che ho una relazione con un uomo serbo, è quello che riguarda la guerra del Kosovo. La mia posizione a riguardo è chiara e molto "titina" da questo punto di vista: perchè non si può semplicemente vivere in modo pacifico in quel pezzo di terra? Senza troppe distinzioni, senza troppi ma, troppi sguardi alla storia passata? Qui non c'entra nulla il mio essere straniera e il non poter capire certe cose, perchè tutti viviamo in un pezzo di terra che prima era di qualcun'altro, e, prima, di altri ancora; semplicemente il Kosovo è stato strumentalizzato a fini che tutti noi conosciamo bene (dopo tutto, la Jugoslavia era l'unica minaccia comunista rimasta ancora in piedi dopo la lenta caduta dell'URSS iniziata già prima degli anni '90...fare 1+1 non è poi così difficile), spingendo sull'orgoglio patriotico e storico delle popolazioni balcaniche (che ne han da vendere) e che oggi lascia degli strascichi vergognosi. Oltre alla povertà, alla solitudine e al degrado in cui quel territorio è stato lasciato, dopo la costruzione della base americana Bondsteel e dopo aver messo la statua di Clinton a Pristina tanto per marcare il territorio, andando a distruggere un luogo che per molti era letteralmente sacro a scopi politici e strategici, quel che più mi infastidisce di ciò è proprio il fatto che per colpe e piani esterni oggi, esista una parte buona ed una cattiva secondo la visione del mondo (e se nei Paesi occidentali la parte buona è, solitamente, quella albanese, nella maggior parte dei Paesi slavi lo è quella serba ed ortodossa, ovviamente), che si continui a dire di tutto, incolpare, dissare e litigare (non solo fuori, ma anche internamente ai Balcani), in un ciclo senza fine.







3. DOPO L'ENTRATA IN UNIONE EUROPEA, IN MOLTI LUOGHI E' QUASI IMPOSSIBILE COMPRARE CIBO BUONO E LOCALE (SE NON SPENDENDO TROPPO)

Tesco, Kaufland, Lidl, Billa...solo alcuni dei supermercati stranieri che oggi, in tutte le città est europee parte dell'Unione Europea, si possono trovare. E che, ovviamente, han soppiantato e distrutto l'economia locale alimentare, basata sui piccoli agricoltori, allevatori ed imprenditori. Questa cosa mi da davvero fastidio, dato che le zone di cui parliamo hanno materie prime ottime (basti pensare al salmone polacco, al formaggio slovacco o alla birra ceca, tanto per fare degli esempi sciocchi) ma che non vengono quasi più vendute a causa della forte concorrenza con queste multinazionali europee, che offrono cibo scadentissimo a una miseria. Considerate che Tesco, nella piccola Slovacchia, ha già preso cinque multe di valore altissimo dalle autorità statali, per scarsa igiene dei locali in cui veniva conservato il cibo e alimenti ammuffiti o scaduti lasciati in vendita (https://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/tag/tesco). Le materie prime di questi luoghi, invece, vengono esportate nel resto dell'Unione e, periodicamente, incolpate quando si trova qualcosa che non va nel prodotto finito, come quando è stata data l'allerta a causa di carne di animali malati proveniente dalla Polonia, cosa accaduta proprio quattro giorni fa, ma senza prove davvero certe. Ovvio, un caso "isolato", ma la Polonia, specificatamente, è uno dei Paesi europei che esporta più carne e che, per guadagnare ritmicamente, deve esportarne una grossa quantità, che, ovviamente spinge, di conseguenza, a esportare carne proveniente da qualsiasi condizione. Questa globalizzazione dell'industria alimentare quindi, oltre che danneggiare i piccoli locali e l'alimentazione in generale del cittadino medio, danneggia pure la visione estera di ciò che viene prodotto là, dando l'idea che tutto ciò che provenga dall'Europa orientale sia di pessima qualità, cosa falsissima. Fortunatamente, si salvano ancora Paesi est europei non UE: Serbia, Russia, Bosnia, Macedonia sono alcuni esempi in cui trovare ancora cibo genuino, in cui poter auto-produrre senza particolari norme su macellazione, produzione di alcol ecc...


(Sembra che ce l'abbia con Tesco ma non è così :) semplicemente è la catena più sotto scandalo per certe situazioni)



4. L'ATTACCAMENTO MORBOSO ALLA PROPRIA CULTURA E TRADIZIONE CHE SI TRADUCE IN RAZZISMO, MASCHILISMO E PATRIOTTISMO ESASPERATO

Tante, troppe volte, molti Paesi dell'est, vengono visti di buon occhio anche dagli occidentali più estremisti per queste caratteristiche, che io trovo, invece, davvero insensate. Essere legati ai propri valori, alla propria cultura, alle proprie tradizioni è una cosa molto bella, e assolutamente non lo metto in dubbio, ma esiste una bella differenza tra questo e lo sconfino nell'odio verso tutto ciò che è visto come una minaccia o l'esatto opposto. La tradizione patriarcale, cristiana, "bianca" è radicata in tutta l'Europa, ma all'est, come sempre sostengo, probabilmente a causa della storia composta da invasioni, sottomissioni, occupazioni e guerre, è, quasi sempre, esasperata, ed è proprio l'aspetto che, da donna libera, indipendente, istruita, in coppia mista, che considera più importante l'identità che noi ci vogliamo creare di quella nazionale, appioppataci alla nascita per puro caso, e che crede ad altre filosofie, faccio più fatica a sopportare. Penso che non ci sia molto da scrivere sull'argomento, basti pensare al fatto che in Polonia l'aborto sia ancora vietato, che in Repubblica Ceca i ghetti rom ogni tanto vengano bruciati, che l'omosessualità, un po' ovunque, sia da condannare, che tensioni tra croati e serbi, bulgari e macedoni esistano ancora oggi...inutile dire che ognuno abbia le proprie idee, nessuno può convertire nessuno, ma esistono comportamenti oppressivi verso certe categorie, nascosti dietro la scusa della tradizione e della cultura, che purtroppo non sono più opinioni ma diventano imposizioni, e mi è proprio difficile accettarlo.







5. L'OPINIONE ESTERA ED ESTREMAMENTE NEGATIVA SULL'UCRAINA INDIPENDENTE

"Ucraini fascisti": una delle frasi preferite e che sta sulla bocca degli italiani (ma anche dei russi) molto spesso. Ma fascisti per cosa? Perchè sono in guerra con la Russia? Cosa che veramente trovo fastidiosa, il volersi impicciare, facendo i grandi intenditori, in questioni che non comprendiamo a fondo, soprattutto su una faccenda come quella che riguarda Russia ed Ucraina, i paesi fratelli. Non voglio nemmeno entrare nel merito della questione guerra, anche perchè, onestamente, non ne so molto, l'unica cosa che so è che abbia distrutto migliaia di vite, danneggiato il territorio e pure inquinato terreni ed acque, oltre al fatto che quest'anno, il conflitto compia sei anni; tuttavia sono sempre dell'opinione che se gli ucraini, dal tempo della Rus' di Kiev (parliamo di secoli fa) abbian sempre sentito il bisogno di distinguersi dai russi del nord-est (quelli di Mosca insomma), abbiano sentito il bisogno di creare una propria lingua e una propria identità, un motivo ci sia e chi siamo noi, stranieri ed estranei, per pensare che non sia giusto così? Per dire che gli ucraini, di fatto, siano mezzi polacchi e mezzi russi quindi non esistano, in senso stretto? Lo stabilire, da forestieri, chi siano o meno gli ucraini, non appartenendo alla loro realtà, non essendo parte di quel popolo, è una di quelle cose che non ho mai compreso nè mai appoggiato, trovandola sempre un po' fuori luogo, soprattutto perchè ho e ho avuto molti amici provenienti dall'Ucraina, molte volte loro stessi per primi confusi a proposito della propria identità, fra Russia ed indipendenza.







6. DONNE DELL'EST TUTTE FIGHE E UOMINI DELL'EST TUTTI VIOLENTI: I SOLITI STEREOTIPI 

Toccata e fuga su questo argomento che non vede distinzione tra i vari Stati slavi, non vede distinzioni fra gli individui: tutte le donne slave sono bellissime sottomesse, tutti gli uomini dei cessi camionisti, amanti dell'alcol e violenti. Fastidioso, voi non trovate? Qui penso che dobbiamo fare una bella distinzione, perchè pure noi, che parliamo di slavi ed est Europa tendiamo a generalizzare, ma quel che di solito cerchiamo di fare è appellarci alla generalità culturale più che agli stereotipi, ovvero considerare degli aspetti culturalmente accettati, delle abitudini condivise all'interno di una cultura, ed essendo che la cultura slava, che accomuna quindi tutti i Paesi slavi, esista, possiamo tranquillamente utilizzare questo termine, senza distinguere troppo tra nazioni e popolazioni. Stereotipare, al contrario, è sempre sbagliato, perchè si attribuiscono caratteri e comportamenti, generalmente con connotazione negativa, a tutti gli individui di quel gruppo indicato, senza tenere conto che ognuno è differente...ad esempio, le donne russe sono tutte bellissime, ma quali? Russia va da Mosca a Vladivostok, comprende più di cinquanta etnie diverse con culture diverse, tratti somatici che vanno da quelli caucasici, a quelli asiatici, a quelli mediorientali, non sono solo le modelle bionde con occhi azzurri! Gli uomini dell'est sono tutti ladri, ma poi chiedi in giro quali e le risposte sono "rumeni, albanesi, quelli lì"...quelli lì chi? Li conosci? O lo senti al telegiornale, leggi sulle riviste? Inoltre, l'est è grande, rumeni ed albanesi (che già sono una generalizzazione) sono una minima parte. Insomma, le solite cose che si possono applicare nei confronti di tutti i gruppi etnici, e che sono sempre disturbanti.







7. LA POCA INFORMAZIONE SU CIO' CHE E' SALUTARE E CIO' CHE NON LO E'

Ultimo aspetto che non mi piace e che, da persona cresciuta in un Pese occidentale, noto sempre più spesso è la poca importanza che, generalmente, in est Europa viene data a certi comportamenti nocivi per la salute ma anche per l'ambiente. Quando, ad esempio, vado in Serbia, una delle cose più tristi e che subito colpiscono, sono le piccole discariche a cielo aperto sul ciglio dell'autostrada, un po' qua, un po' là, soprattutto in un periodo come quello odierno, in cui si sta facendo molta sensibilizzazione a riguardo, per non parlare di quando qualcuno, tanto per ripulire, decide di dar fuoco ai cumuli, sprigionando gas tossici nell'aria; parliamo di una zona del mondo in cui le persone si ammalano ancora e muoiono di tumori a causa dell'uranio impoverito delle bombe di vent'anni fa. Altri aspetti riguardano l'alimentazione, il consumo di alcol e tabacco, su cui non viene assolutamente fatta alcuna sensibilizzazione dai tempi del comunismo, che esaltava l'uomo forte ed in salute. Insomma, ogni volta che vado a est mi sembra di tornare a vivere come si faceva in Italia sulle montagne anni fa: alimentazione genuina ma grassa e grandi bevute di vodka, birra, grappa e borovicka che sia, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze che, però, ci sono, abbassando infatti l'aspettativa di vita, per non parlare delle sigarette, che fumate in casa e mischiate col carbone che brucia nelle stufe, mi ha garantito una bella polmonite che mi sto portando dietro da un mese. Chi sopravvive a tutto questo, in ogni caso, c'è e vive bene e in salute anche fino a 100 anni, ma non è comunque il massimo; penso che un po' di sensibilizzazione servirebbe comunque!


(Un esempio basato sul consumo di alcol in Europa e le malattie ad esso correlate; da tenere presente che i problemi cardiovascolari -i più presenti in Europa dell'est- non son legati solo all'alcol, bensì anche al fumo, all'alimentazione grassa e ai farmaci trombotici -pillole anticoncezionali-, che molte volte vengono venduti senza ricetta e senza i dovuti controlli di prevenzione)



Questi sono quindi gli aspetti che, seppur legati alla zona del mondo che più preferisco, non amo molto. Voi che ne pensate? Avete mai riscontrato questi aspetti, e, se si, quali opinioni avete?

Od vasa Samantocka














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