La tortuosa storia del Montenegro, piccolo Stato balcanico tra Serbia, Italia ed indipendenza

Buonasera a tutti lettori miei!

Come avevo già anticipato sulla pagina Facebook del blog (che se non seguite potete trovare cliccando qui - vi consiglio di farlo perchè, oltre ai miei articoletti, pubblico frequentemente anche articoli di altre pagine, foto e post tutti legati al tema Europa dell'est), oggi parliamo un po' del piccolo Stato del Montenegro, che è, in questo periodo, al centro di una questione complicata religiosa con la Serbia.
Probabilmente, se siete degli anni '90 e avete fatto le scuole tra il 2003 e il 2006, ricorderete lo Stato chiamato Serbia e Montenegro con capitale Belgrado, perchè tempo fa i due erano uniti. Ma la storia ci dice anche che oggi non sono più strettamente legati tra loro e che, in realtà, non sono sempre stati un'unica entità. Proprio perchè, trovandomi in Serbia al momento, sto partecipando ai vari dibattiti tra serbi e montenegrini e proprio perchè la storia di questa Nazione balcanica è semisconosciuta, ho deciso di cercare qualche informazione ed aiutarvi a fare un po' di chiarezza.




Partiamo subito parlando della sua collocazione: il Montenegro (che in lingua serba-montenegrina si chiama Cerna Gora), si trova nella Penisola Balcanica a sud, confinando a nord-est con la Serbia, a nord-ovest con Croazia e Bosnia e a sud con l'Albania. La prima popolazione che occupò il Montenegro fu quella degli illiri, ovvero degli attuali albanesi. Questo è anche uno dei principali motivi per cui il progetto della Grande Albania avrebbe dovuto comprendere anche una parte del Montenegro stesso, essendo che, ancora oggi, una piccolissima parte della popolazione (ca il 7%) sia di etnia albanese. Prima dell'arrivo degli slavi, il territorio fu comunque teatro di varie conquiste, passando saltuariamente dai greci ai bizantini, dai bizantini ai romani.





Dal VI Secolo le cose iniziarono a cambiare: i primi slavi arrivarono dalle bocche di Cattaro (Kotor, in lingua locale), insediandosi in tutto il territorio, come ben sappiamo, e, più tardi, si insediò quindi anche la chiesa ortodossa, grazie a Cirillo e Metodio facendo sì che, nel IX Secolo, la zona fosse diventata una sorta di ducato slavo ed ortodosso indipendente. Ma il periodo di tranquillità durò abbastanza poco, in quanto i bizantini arrivarono presto, e qui abbiamo anche i primi contatti tra i due vecchi territori che oggi sono conosciuti come Serbia e Montenegro: furono di fatti i principi serbi a liberare il piccolo territorio dal giogo ottomano, stanziandosi poi di conseguenza per molti secoli (parliamo di circa 400 anni, dall' XI al XV Secolo).


(Durante la dominazione serba la regione era chiamata Duklja) 


Da qui potremmo pensare che nulla sia cambiato, che la vecchia Serbia, una volta preso il controllo, non lo abbia mai più lasciato fino al nostro millennio, eppure, verso la prima metà del 1400, qualcosa cambiò drasticamente nell'assetto geopolitico montenegrino. Se, infatti, verso il XVI Secolo, i serbi perdettero controllo nell'entroterra, lasciando la piccola Nazione in parte in mano ottomana e in parte indipendente, sotto il controllo teocratico di Vavila (vassallo ottomano, di fatto vescovo serbo), la zona costiera, ancor prima, venne conquistata dagli italiani, precisamente dai veneziani.
I veneti, di fatto, arrivarono dalla costa adriatica, stanziandosi nella zona di Cattaro, imponendo il loro dominio per circa tre secoli (fino alla fine del '700 ca). Con la caduta della Repubblica Serenissima e l'arrivo in Nord Italia di Napoleone, il dominio veneziano finì, ma oggi esiste in Montenegro una vasta e importante comunità italiana, che è sopravvissuta anche al fascismo (allora era considerata parte dell'Italia fascista a tutti gli effetti), al comunismo titino (gli italiani, durante l'epoca di Tito non vennero cacciati in quanto "fascisti", bensì convertiti al comunismo) e alle guerre jugoslave. Non per nulla, il nome Montenegro, conosciuto ovunque al di fuori delle nazioni slave, deriva dall'italiano, e sarebbe la traduzione esatta del nome autoctono, Cerna (nera) Gora (montagna).

(Le bocche di Cattaro sono evidenziate in verde scuro; da notare che secondo questa mappa francese, risultano ancora parte dell'Italia)



L'epoca delle conquiste, tuttavia, non finì così presto. Nel XIX Secolo, innanzitutto, il Montenegro smise di essere una teocrazia e divenne un regno a tutti gli effetti, sotto la guida dell'autoproclamatosi principe, Danilo I, ed iniziò una lunga e sanguinaria guerra, composta da continue rivolte, contro l'Impero Ottomano, sempre in cerca di riaffermarsi come potenza suprema, che terminò solo all'inizio del XX Secolo, grazie anche all'aiuto delle altre Nazioni attuali di Serbia, Bosnia e Bulgaria.
Durante la I Guerra Mondiale, il Montenegro si alleò con la Serbia, il regno "provocatore" della guerra stessa contro l'impero Austro-Ungarico, iniziando ad accentuare il legame tra le due, finendo, nel 1918, per prendere la decisione di esiliare il re (visto come doppiogiochista dall'Assemblea Nazionale di Podgrorica, capitale dell'attuale Stato) e di unirsi ufficialmente al Regno della Serbia.





Le cose andarono relativamente bene fino alla II Guerra Mondiale, durante a quale, come ho scritto poco fa, Mussolini decise di creare un piccolo regno d'Italia in separata sede, proprio a causa della precedente dominazione veneziana che aveva lasciato degli eredi sul territorio. Ricordiamo inoltre che, durante l'epoca della guerra, la regina d'Italia altri non era che Elena di Montenegro, che non vedeva l'ora di vedere il Montenegro come regno indipendente, sebbene questa sua richiesta non venne completamente accontentata. Il piccolo Regno di Montenegro sotto controllo fascista non durò comunque moltissimo: la zona era ampiamente contesa anche dai partigiani jugoslavi e dai cetnici serbi che, con la lenta sconfitta delle forze dell'Asse, riuscirono a cacciare nazisti e fascisti, ponendo fine a quel piccolo momento di gloria italiana-montenegrina. Inutile dire che, con l'arrivo della Jugoslavia comunista di Tito, il Montenegro visse, come le altre Repubbliche Socialiste, un periodo molto florido di sorprendente sviluppo economico e turistico. E si, se ve lo state chiedendo, rimase, inaspettatamente, indipendente, sotto il nome di Repubblica Socialista di Montenegro.


(Repubblica Socialista di Montenegro)



Dunque perchè è esistito lo Stato di Serbia e Montenegro? Quando si è formato effettivamente, se non durante il periodo titino?
La storia del Montenegro è molto vasta e piena di colpi di scena, pur essendo uno Stato così piccolo e sconsiderato, e questo è forse l'aspetto più sorprendente: durante le guerre balcaniche, precisamente nel '97, si formarono due fazioni, quella pro-serba di Bulatovic e quella indipendentista di Djukanovic (Milo Djukanovic, attuale presidente montenegrino), di cui quest'ultima largamente sostenuta dal popolo. Nel '99, addirittura, proprio grazie alla presa di distanze dalla Serbia, il Montenegro stesso fu terra "neutra" durante la guerra del Kosovo, e non venne bombardato, prestando rifugio a molti albanesi kosovari. Tuttavia, alla fine delle guerre, in un territorio ormai distrutto e mangiato dalle bombe, in seguito a varie discussioni, si decise forse che l'unione avrebbe fatto la forza, ed è così che nel 2003, Serbia e Montenegro divennero una sorta di unico Stato, con parlamento ed esercito in comune.





Come potete vedere, non sono esistite nessuna guerra di conquista, nessuna violazione di volontà o libertà altrui: l'unione è servita semplicemente ad aiutarsi a vicenda in seguito alla dissoluzione della potente Jugoslavia, in un periodo delicato di ricostruzione di due Stati che, ancora oggi, sono in una situazione molto precaria.
Dopo tre anni di intensa relazione, tuttavia, Djukanovic tornò con i suoi sentimenti indipendentisti ad "aizzare" i montenegrini, chiedendo di indurre un referedum, nel 2006, per far votare il popolo sul da farsi. Ancora oggi i motivi che si celano dietro questa presa di posizione sono poco noti, fatto sta che il 21 Maggio 2006 più dell'80% della popolazione montenegrina si è recata alle urne facendo vincere un sonoro "leave" con il 55,5% dei voti.


Ad oggi il Montenegro, dopo ben 14 anni, il Montenegro è una realtà ben indipendente con capitale Podgorica, capitanata ancora dal patriota Milo Djukanovic stesso.


(Djukanovic nel 2010)


I rapporti tra i due Stati neo separati sono stati da subito tesi, incrinandosi davvero nel 2008, solo dopo due anni, quando il Montenegro ha deciso di riconoscere il Kosovo indipendente, scatenando l'ira del governo serbo. Attualmente, la tensione verte su una questione religiosa e di affermazione del popolo montenegrino come indipendente a tutti gli effetti dalla Serbia e dal popolo serbo, col quale non condivide forse più il territorio nè il parlamento, ma con cui ha in comune molto di più, dalla lingua, (in gran parte) al sangue, alla storia passata.


Possiamo solo attendere delle svolte positive a riguardo, sperando che si possa trovare una tregua prima che si debba ricorrere ad interventi militari per l'ennesima volta.

Spero che il post abbia potuto destare interesse per una zona del mondo poco calcolata che, come potete vedere, è ricca di avvenimenti e di un passato interessanti.

Od vasa Samantocka.




Link:

https://it.wikipedia.org/wiki/Montenegro#Indipendenza;
https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_Montenegro;
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/noi-i-600-di-cattaro-italiani-in-montenegro-;
https://it.wikipedia.org/wiki/Serbia_e_Montenegro;
https://en.wikipedia.org/wiki/Montenegro%E2%80%93Serbia_relations#Montenegrin_independence_referendum_(2006)







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