Helena Citrónová, la donna cecoslovacca che si salvò da Auschwitz grazie all'amore

Buongiorno a tutti lettori!

Qualche giorno fa, mi sono imbattuta in un video su questa vicenda e, essendo io un'appassionata dell'argomento ed essendo questa una storia semi-est europea sconosciuta, voglio riportarvela.

Se avete studiato le leggi razziali promulgate dalla Germania negli anni '30, saprete che una di esse vietava categoricamente la mescolanza delle razze. Ciò significava che i matrimoni, le frequentazioni e i rapporti sessuali tra persone considerate ariane e quelle considerate "impure" (ebrei, rom, slavi, disabili e così via) non avrebbero dovuto esistere, pena l'arresto e la deportazione (ovviamente solo per il soggetto "inferiore"). Tuttavia, questa fu una delle leggi forse meno rispettate, non solo in modo clandestino nel mondo libero, ma anche all'interno dei campi di concentramento e sterminio, dove non era raro che i soldati e gli aguzzini si prendessero certe libertà nei confronti delle prigioniere.
La storia di Helena Citronova è un caso di questo genere.

(Helena Citronova)



Nata nel 1922 a Humenne, nella regione slovacca di Presov, in Cecoslovacchia, aveva solo 20 anni quando, con l'accusa di essere ebrea e pure slava, venne caricata sul convoglio per Auschwitz, nel 1942.
La donna venne mandata a lavorare nella sezione del campo chiamata "Canada", quella più tranquilla e sicura, in cui i prigionieri semplicemente smistavano i beni delle persone arrivate che portavano una valigia con sè. Ma Helena sembra fosse stata doppiamente baciata dalla fortuna, quando, proprio il giorno del suo lavoro nella sezione Canada, una delle SS del campo compiva gli anni, e chiese ad una di quelle giovani donne chi avrebbe voluto cantare per la sua festa. Il nazista in questione si chiamava Franz Wunsch, ed era un giovanissimo ragazzo austriaco.


(Helena e Franz)


Helena venne scelta tra le altre e venne invitata al compleanno di Franz per cantare "Tanti Auguri" e, inaspettatamente e senza alcuna pretesa, colpì Franz, in tal modo che ordinò al kapò di rimandarla a lavorare nella sezione Canada, e di non condannarla a lavori più pesanti nè alla camera a gas.
Wunsch iniziò quindi a corteggiarla, mandandole addirittura un biglietto con cui dichiarava il proprio amore ed Helena, per la terza volta dal suo arrivo, approfittò della sua enorme fortuna, iniziando ad avvicinarsi a lui a sua volta. In un primo momento, come la stessa Citronova ha affermato anni dopo, il sentimento verso Franz era solo di ripudio, in quanto il ragazzo era comunque un aguzzino crudele, quanto i suoi compari, e la relazione venne instaurata da parte sua per puro interesse, per salvarsi la vita. Ma, mano a mano, anche Helena iniziò a provare qualcosa per il giovane austriaco e si innamorò.



Franz salvò la sua vita in più occasioni e riuscì a salvare pure la sorella, Rozhinka Citronova, dalla camera a gas (purtroppo non ci fu' speranza per i due nipotini, che morirono assieme agli altri bambini), oltre al fatto che i suoi sentimenti sembrassero essere veramente puri e sinceri: a differenza di altre guardie che, semplicemente, attuavano violenza nei confronti delle prigioniere carine, lui rimase composto, senza mai alzare un dito contro la volontà della ragazza.

(Helena e Rozhinka) 


Nel 1945, tuttavia, con l'arrivo dell'Armata Rossa in Polonia, Wunsch scappò assieme a tutti i nazisti del campo, e la ragazza rimase sola con la sorella. Le strade dei due si separarono, e Helena tornò nella sua Cecoslovacchia, ormai occupata dai sovietici (testimoniarono anche di essere dovute fuggire più volte dai sovietici, che cercarono di violentarle, come purtroppo molti soldati dell'Armata fecero nei confronti delle donne dei territori occupati). Poco più tardi, migrarono in Israele.
Wunsch, nel frattempo, non si diede per vinto e, dopo esser fuggito dalla cattura, sembrerebbe che si mise a cercare la sua amata ragazza per un totale di due anni, senza alcun successo.

Nel 1972 Franz Wunsch venne arrestato e mandato a processo e, come testimone, venne chiamata Helena, facendo sì che i due si rivedessero dopo trent'anni dal loro primo incontro. Helena testimoniò a favore di Wunsch, ricordando di averle salvato la vita e di aver salvato quella della sorella, portando allo scoperto una storia d'amore clandestina, rimasta nascosta per anni. Nonostante Franz fosse accusato di crimini di guerra, grazie a questa storia straordinaria venne assolto, scatenando anche pareri molto discordanti tra coloro che continuarono a considerarlo un assassino, e coloro che furono inteneriti da questa storia, e morì in libertà nel 2009.

(Lapide di Franz Wunsch)


Per quanto riguarda la nostra Helena, invece, dopo il processo lasciò sia Franz che l'Europa definitivamente, e visse in Israele fino alla fine dei suoi giorni, nel 2005 o nel 2007, secondo diverse fonti.

(Helena Citronova durante la vecchiaia)


Ad oggi non esistono ancora opere cinematografiche, ma esiste un libro chiamato "Auschwitz Rose" di Father E. B. Gabriel, uscito il Gennaio scorso e disponibile in lingua inglese, che è ispirato alla storia d'amore tra i due, ed esiste un'opera lirica di teatro chiamata proprio Helena Citronova del compositore tailandese S. P. Somtow, reperibile su internet. 

(Scena dello spettacolo teatrale)


Che ne pensate di questa storia? Sinceramente a me ha colpito molto vederla reale, anche perchè ho sempre pensato che tra SS e prigioniere, qualche volta, potessero capitare situazioni in cui ci si innamorasse, ma non avevo mai avuto conferme di questo. Inoltre sorprende, perchè dà comunque un aspetto più "umano" a queste guardie, che noi tendiamo (giustamente) a considerare non così umane, facendoci capire che le guerre, molte volte, trasformano in bestie anche ragazzini (Franz, allora, aveva 20 anni) attraverso l'indottrinamento spietato, rendendoli assassini.
Wunsch, dopo aver contribuito alle sofferenze dei prigionieri, avendo pure ucciso un giovane ebreo greco suo coetaneo, ha meritato davvero di essere assolto?
Ed Helena, pur avendo preso parte a questo amore giovanile, dimenticandosi di lui praticamente subito dopo la guerra, ha fatto bene a contribuire comunque alla sua assoluzione solo per aver salvato la vita a lei e alla sorella?

Nella speranza di avervi portato un contenuto di riflessione e una storia non conosciuta, vi auguro una buona giornata di quarantena!

Od vasa Samantocka.



Link:

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/amore-vietato-auschwitz-storia-helena-citronova-che-grazie-106864.htm;
http://auschwitz.net/helena-citronova-y-franz-wunsch-amor-prohibido-en-auschwitz/;
https://de.wikipedia.org/wiki/Helena_Citr%C3%B3nov%C3%A1.



Commenti

  1. https://www.daserste.de/information/reportage-dokumentation/dokus/sendung/liebe-war-es-nie-100.html

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