10 differenze tra Italia e Serbia

Buongiorno a tutti e bentornati nel blog lettori! Come promesso sono tornata proprio agli inizi di Febbraio con un post fresco di esperienza vissuta :) Essendo tornata l'altro ieri dalla Serbia (dopo un viaggio in bus e treno di 20 ore) prendo l'occasione per elencare queste differenze che ho notato nel corso dei miei mesi in Vojvodina tra Italia (e italiani) e Serbia.
Premetto come sempre che la cosa è soggettiva, nel senso che io ho vissuto a nord della Serbia in un piccolo paese, quindi facilmente se viaggiate in altre zone della Serbia o soggiornate in città le cose possono essere leggermente differenti, inoltre io vengo dal nord Italia, quindi alcune cose per me possono essere davvero particolari, mentre per chi viene da altre zone del Paese possono essere normali (alcuni aspetti che andremo a vedere infatti sono simili a quelli che leggo spesso sul Sud Italia). Detto ciò partiamo subito ;)

(Mappa della Serbia; se riuscite a vedere, sopra il quadratino che localizza Belgrado e poco sotto la scritta Vojvodina, proprio sulla riva del Danubio, c'è nominata un'altra città, Novi Sad: ecco, io vivevo più o meno in quella zona)




1. TURSKA KAFA 

Ebbene si, come primo aspetto differente parliamo di una bevanda che anche qui in Italia è popolarissima, di cui anche noi italiani abbiamo una vera propria tradizione e ritualità, ovvero del caffè. In Serbia il caffè è venerato quanto da noi se non di più, quando si va a casa di qualcuno, assieme alla rakija o a qualche succo, viene offerto di regola. Tuttavia, se vorrete un espresso, rimarrete delusi perchè praticamente nessun serbo possiede una moka o una macchinetta del caffè...no, in Serbia il caffè offerto sarà sempre fatto alla turca! Solitamente il caffè alla turca (o turska kafa in serbo) viene fatto all'interno di un boiler o di un pentolino e non è filtrato; questo fa sì che il gusto sia più intenso e l'effetto più forte e prolungato di quello di un semplice espresso. Inoltre il caffè turco viene offerto in una normale tazza (o comunque in una tazza grossa come quella del cappuccino) e non nella nostra classica tazzina. Il caffè turco non è comunque il solo ad essere popolare, infatti in Serbia va moltissimo anche quello tri u jedan, ovvero il caffè solubile 'tre in uno', che consiste in bustine composte da caffè, polvere di latte e zucchero. Insomma, che voi la beviate con o senza latte, zuccherata o meno, anche in Serbia troverete questa bevanda diffusissima, ma solo ai bar potrete trovarla fatta nello stesso modo in cui si beve da noi! (Una piccola curiosità inoltre è quella della caffeomanzia: infatti il caffè turco, proprio a causa dei suoi fondi, è quello che si utilizza per leggere il futuro e quasi tutte le anziane serbe - o balcaniche in generale - sono in grado di farlo ;)). 





2. FUMARE UCCIDE...O FORSE NO

La Serbia, secondo una ricerca del 2014, è il ventitreesimo Stato col maggior consumo di sigarette pro capite all'anno (il primo della classifica è il Montenegro, che è stato parte della Serbia fino al 2008, seguito in modo sparso da tutti gli altri Stati dei Balcani, mentre l'Italia è al trentaquattresimo). Dalla mia esperienza personale, se non si contano i bambini, direi che l'80% della popolazione serba fuma. Se siete non fumatori il vivere in Serbia potrebbe secondo me risultare un problema proprio per questo motivo (già per me che non sono una fumatrice accanita ma che qualche sigaretta la accetto volentieri tante volte è stato a mala pena sopportabile); inoltre, sebbene nel 2010 sia uscita la legge che vietava il fumo nei luoghi pubblici, è assolutamente normale fumare ancora nella maggior parte dei bar e nei locali. Sinceramente non so per quale motivo i serbi fumino così tanto, l'unica cosa che so e che ho notato è che se da noi ci sono molte campagne contro il fumo e il prezzo delle sigarette è aumentato moltissimo negli ultimi anni, in Serbia non è così, le campagne di sensibilizzazione sono minime e i prezzi delle sigarette, sebbene siano aumentati rispetto a qualche anno fa, sono prezzi affrontabili (senza contare il fatto che in Serbia il contrabbando di tabacco e di sigarette artigianali venduti a prezzo stracciato è molto praticato). In ogni caso il titolo del paragrafetto voleva essere tristemente ironico, infatti il gran consumo di sigarette (assieme a quello dell'alcol e allo stile di alimentazione) porta al fatto che l'età media di vita sia più bassa della nostra, 65-75 anni per gli uomini e 70-80 per le donne.




3. MUSICA INTERNAZIONALE? NO GRAZIE, MEGLIO SERBA E SOPRATTUTTO AD ALTO VOLUME! 


Una delle particolarità che ho riscontrato viaggiando non solo in Serbia ma anche negli altri Stati dell'est, è che la musica popolare o comunque di artisti anziani sia ancora apprezzata dai giovani e largamente conosciuta. Io ho sempre ascoltato artisti stranieri, quindi devo dire che più di De Andre, Eros Ramazzotti e Vasco Rossi non so praticamente chi siano i grandi artisti italiani, mentre in Serbia gente degli anni passati è ancora molto ascoltata. Al di là di questo è interessante sapere anche che nei locali in cui si va a ballare (soprattutto di paese, ovviamente non penso che nelle discoteche di Belgrado o Novi Sad sia così) gli artisti internazionali sono praticamente banditi: la musica (che sia vecchia o moderna, rock o reggae, rap o punk) è praticamente rigorosamente serba, niente David Guetta, niente J Balvin, niente Daddy Yankee tutta la serata come succede da noi ;) la cosa inizialmente è un po' strana effettivamente, ma dopo qualche settimana che frequentate i locali o andate a feste in casa vi abituerete presto e imparerete le canzoni che piacciono di più e che al momento vanno in voga (oltre al fatto che vi abituerete anche ai livelli altissimi che piacciono ai serbi...a 5 metri di distanza dai locali infatti potete già sentire la canzone che sta andando in quel momento!!). 
(Una piccola curiosità: i serbi apprezzano e conoscono la musica italiana, soprattutto quelli di mezza età; artisti nostrani famosi nel loro panorama sono per lo più Celentano, Cutugno, Ramazzotti e Ricchi e Poveri). 



4. PERSONE GENEROSE, RUMOROSE E CRESCIUTE IN FRETTA

Ovviamente, Paese che vai, gente che trovi. Io ho avuto a che fare con persone di paese, ci tengo a ripeterlo perchè come anche in Italia magari la differenza tra gente di paese e gente di città c'è, e posso dire che, come mi pare di aver già detto in altri post, le persone qui sono molto più aperte che da noi. Quando diventi amico di un serbo sembra che automaticamente tu sia amico di tutti i suoi amici e i suoi parenti, questo porta al concetto 'mi casa es tu casa', quel che mio è anche tuo; questo non perchè tu possa sentirti in libertà di fare qualsiasi cosa, bensì per indicare il fatto che sarai sempre benvenuto e che in casa mia ci sarà sempre qualcosa per te, che sia una tazza di caffè, un bicchiere di rakija o qualcosa da mangiare, persone pronte ad accoglierti e a passare un po' di tempo insieme a te. Una nota che però io ho trovato a volte fastidiosa è il fatto che tante volte le persone tendono ad alzare la voce, a parlare praticamente urlando, quindi direi che a differenza nostra (o per lo meno di noi italiani che viviamo a nord) sono un po' più casinisti :) Per quanto riguarda il crescere in fretta è un aspetto che in realtà è molto diffuso in tutto l'est Europa: io ho 25 anni appena compiuti e a volte, guardando le mie coetanee serbe, mi sentivo una ragazzina di 18, sebbene lavori e abbia una situazione economica e sentimentale piuttosto stabili...loro alla mia età infatti sono quasi sempre sposate e con un bambino, mentre io non ho nè una fede al dito nè intenzione di partorire domani. Questo è un fattore legato ovviamente alla cultura, da noi oggi ti insegnano che la famiglia viene dopo la situazione economica o il titolo di studio, mentre da loro è tutto ribaltato, ovvero, anche con una situazione precaria l'avere dei figli e il trovare una casa col proprio partner è importante, ai mezzi per vivere si penserà dopo. 




5. ALIMENTAZIONE A BASE DI CARNE 

Il fatto che a est vi sia uno stile di alimentazione differente ormai penso sia stato detto e ridetto fino alla nausea in questo blog, tuttavia mi sento di entrare nello specifico di quel che vi è in Serbia, e siccome stiamo parlando di differenze è un argomento fondamentale. Tempo fa ho scritto un post riguardante i vegetariani nei Balcani, in cui ho detto che la loro situazione sicuramente non è facile, essendo che l'alimentazione balcanica si basa soprattutto sulla carne, e questo lo ribadisco anche qui. La carne (soprattutto il maiale) è elemento base nella scala alimentare dei serbi. Tantissimi piatti tipici si fanno con la carne, dalle sarmale alla pljeskavica, dal kotlic di carne al burek. Altri alimenti consumati su larga scala sono il pane (che deve sempre essere presente), le uova, le patate e i tuberi in generale, i fagioli, la verza (kapusta o kopus), il latte, cipolla ed aglio. Quelli elencati sono alimenti che si trovano per tutto il corso dell'anno, io che sono stata in Serbia durante l'inverno infatti mi sono nutrita praticamente di questo per tutto il soggiorno (assieme a zuppe e minestre di vario genere, al riso e al pollo quando vi era la possibilità di comprarlo), cercando nel frattempo di integrare con qualche frutto e qualche verdura in più comprati al mercato e qualche pietanza italiana cucinata da me. Se si va d'estate in ogni caso la scelta sarà più ampia, infatti la Serbia presenta molti campi coltivabili e quindi la produzione di frutta e verdura di stagione ovviamente è incentivata, ma in ogni caso dovete tenere presente sempre che non si è in Italia e che tanti prodotti che noi siamo abituati a mangiare o che qui si trovano là non è possibile reperirli (o sono difficilmente reperibili e molte volte costano più di quello a cui siamo abituati), parliamo ad esempio di olio d'oliva, agrumi autoctoni, pasta di grano duro, pesce di mare, affettati magri, ma anche di tanti vegetali, se ad esempio siete appassionati di carciofi o di capperi là purtroppo non ne troverete mezzo. Anche i dessert sono differenti dai nostri, le torte sono sempre molto grosse e sostanziose, in più vi sono dolci tipici, come ad esempio la pita dolce ed alcuni tipi di biscotti, che noi ovviamente non abbiamo e che sono una vera sorpresa e davvero ottimi. 
(Un paio di curiosità che possono essere utili: il latte costa poco ma i latticini costano moltissimo, per questo motivo i formaggi -a meno che non si possegga mucche e capre e si possano far da sè- non è molto consumato; anche il burro è poco utilizzato, infatti la componente grassa dei piatti è sempre di derivazione vegetale -olio di semi e margarina- oppure animale, ma si parla di lardo vero e proprio e non di burro!) 




6. QUEL CHE IN ITALIA COSTA DI PIU' IN SERBIA COSTA DI MENO 

Non è affatto un segreto che in Serbia (come in tutto l'est generalmente) i prezzi siano più bassi che in Italia ma quel che vi sto per dire sinceramente l'ho trovato strano. Prima di tutto c'è da dire che in Serbia la moneta nazionale è il dinaro e che un euro corrisponde circa a 120 dinari: questo è importante dirlo perchè se decidete di avventurarvi in questa zona del mondo dovrete partire preparati e sapere che, o in Italia o in Serbia, dovrete cambiare i soldi (cambiare là è davvero semplice dato che nelle città è pieno di sportelli di cambio). Detto ciò, tralasciando il fatto che i prezzi siano generalmente più bassi dei nostri, quel che ho notato di così strano è che, come dico nel titolo, alcune cose che da noi costano poco in Serbia costano addirittura di più di quelle che dovrebbero costare meno e viceversa. Mi spiego meglio: un giorno sono entrata in un bar a prendere una birra col mio fidanzato e guardando il menù abbiamo scoperto che la birra piccola costava di più di quella media :) sinceramente era una cosa che non mi era mai capitato di vedere e mi ha fatta sorridere dato che in Italia è una cosa che non si vede da nessuna parte. In cosmesi invece (io sono abbastanza appassionata di trucchi e prodotti vari per il corpo) ho notato la cosa contraria, ovvero che se da noi determinati brand si permettono di avere prezzi da capogiro in Serbia hanno prezzi ridicoli, mentre sono i brand che noi consideriamo low cost ad essere quelli high cost là. Inizialmente pensavo che quei prodotti fossero semplici imitazioni, ma dopo un paio di ricerche ho scoperto che non è affatto così (per farvi l'esempio concreto, ho comprato un rossetto a 150 dinari che in Italia costa di norma 15 euro...). Probabilmente dietro queste scelte c'è un ragionamento logico, sono propensa a dire che nel primo caso la birra media costi di meno perchè è quella più bevuta, mentre nel secondo caso si tratta sicuramente di una scelta di marketing (penso che se quei marchi vendessero una palette a 50/60 euro in Serbia nessuno la comprerebbe dati gli stipendi e le priorità che hanno là), ma ho voluto comunque riportare questo perchè a me è parso decisamente bizzarro. 
(Una curiosità anche sui costi: come ho già detto è verissimo che i prezzi son più bassi ma non fatevi ingannare...anche in Serbia sono aumentati negli ultimi periodi, per farvi un esempio la benzina costa quasi quanto da noi, i mezzi pubblici possono risultare abbastanza cari se si fan lunghe tratte e se si vuole mantenere uno stile alimentare simil occidentale vi verrà a costare davvero tanto. Altra informazione utile è che i pos non ci sono sempre ed ovunque: come dicevo, io ho vissuto in un paesino e nei paesini come quello, oltre a non esserci bancomat per ritirare, solo in un negozio era possibile pagare con carta, quindi abbiate sempre dei soldi in contanti). 






7. CASE BASSE E MOLTO GRANDI 

Questo devo dire che è un aspetto tipicamente di paese, ovvero in città non è così in quanto vi sono per lo più palazzoni stile comunismo (un po' come quelli che si vedono anche in tutta l'ex URSS derivanti dal periodo sovietico), ma è una cosa che sinceramente mi ha colpito quindi voglio portarla alla vostra conoscenza. Come ho già detto più volte, io ho appunto vissuto in un paese, ma con questo non voglio dire che esso sia un paesino sperduto e irraggiungibile, anzi, è un paese a soli 15 minuti di macchina dalla città più vicina per farvi capire, eppure la differenza tra 'countryside' e città è enorme. Uno degli aspetti che mi ha stupita è stato quello delle case, che appunto nei paesi sono case molto simili a quelle che noi possiamo trovare in campagna ma non di certo in villaggi vicino alle città principali. Queste costruzioni sono infatti basse (quasi tutte a un piano per una questione logistica di riscaldamento) e molto lunghe...la casa in cui ho vissuto io era composta da quattro stanze molto grandi tutte attaccate più una più piccola e uno stanzino per la conservazione del cibo. Oltre alla casa di per sè enorme inoltre vi era un terreno davvero grande munito di un'altra costruzione che serviva da stalla per gli animali e che oggi è usata per contenere la legna. Tutte le case del paese in cui sono stata bene o male erano composte in questo modo, ed è una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta perchè sono case che a me ricordano comunque le nostre cascine o case di montagna proprio perchè sono molto vecchie (la casa in cui ho vissuto io da quel che so risale ai primi del '900) e probabilmente sono state costruite in funzione di essere fattorie: tutte infatti sono dotate di un grande terreno che, volendo, è coltivabile e tutte hanno dei capanni che possono essere comodamente usate come stalle (oltre al fatto che ancora oggi tanti hanno orti e animali e svolgono quindi una vita da contadini). Ovviamente anche in paese vi sono le persone ricche con case belle e ristrutturate e solitamente sono persone che lavorano all'estero, ma queste costruzioni che io ho descritto, al di fuori della città, sono la normalità. 
(La mia curiosità sulle case è che i terreni in Serbia costano poco -per farvi un esempio, una persona ha comprato uno di questi enormi casali con terreno annesso accanto alla casa del mio fidanzato per 5000 euro, cosa che qui non è nemmeno immaginabile- ma la ristrutturazione e il mantenimento costano cari, ecco perchè ancora oggi, anche chi non svolge una vita da contadino, si tiene queste case molto vecchie senza poter comunque ristrutturarle completamente...non è raro che molti ragazzi che lavorano mettano via i soldi per rifare determinate stanze o impianti, ma per poter modernizzare a pieno una casa del genere penso che ci voglia davvero una vita di lavoro). 


(Se andate sulla pagina Facebook 'moja Vojvodina - moj dom' potrete trovare tantissime case come esempio di quel che ho appena scritto, come questa che ho postato io)





8. LO STILE DI VITA MENO EGOISTICO, MENO CONSUMISTICO E MENO OCCIDENTALE

Anche questo è un argomento che sicuramente ho già trattato generalmente parlando di Europa dell'est, dicendo che le persone a est sono molto generose anche quando han poco e che sono molto meno viziate. Be', onestamente non posso che riconfermare questa cosa parlando della Serbia: lo stile di vita serbo ai nostri occhi può risultare infatti particolare. Io personalmente è da quando sono tornata in Italia che continuo a ripetermi che assolutamente voglio tornare là e possibilmente poterci vivere perchè l'aria è totalmente diversa. E' vero, là purtroppo c'è una situazione lavorativa ed economica pessima e questo è l'unico step che mi blocca perchè devo ammettere che io, cresciuta in Italia col culto del risparmio e dell'accumulo, ci metterei un po' ad abituarmici completamente, ma ho notato che, oltre a questo, proprio perchè alla fine dei conti sono quasi tutti sulla stessa barca, le persone serbe finiscono per non preoccuparsi più così tanto di quel che hanno e quel che non hanno, o per lo meno, se si preoccupano sanno che comunque più che lavorare e prendere quei soldi non possono far nient'altro, quindi si concentrano sulla loro vita e sul vivere meglio che possono con quello che hanno. In Italia c'è un'invidia pazzesca e diffusa verso coloro che hanno di più mentre secondo me dovremmo essere davvero tutti un po' più 'serbi' se così possiamo dire, vivremmo sicuramente meglio e senza roderci il fegato guardando ciò che noi non possiamo comunque avere. Ovviamente non avendo tante risorse a livello pecuniario lo stile di vita serbo risulta essere meno consumistico del nostro, meno basato sull'avere tutto subito ma più basato sull'avere quello che si può avere e goderne appieno. Non sto a ripetermi parlando della generosità e dell'ospitalità delle persone perchè ne ho parlato largamente, ma lo ricordo anche qui attraverso questa semplice frase ;) Che dire, se state ricercando uno stile di vita più tranquillo provate a visitare la Serbia e ad interagire con i suoi cittadini, probabilmente vi sembrerà di respirare dopo tanto tempo come è successo a me. E' innegabile dire che io resterò sempre legata al mondo italiano, sono cresciuta in Italia e se mi trasferissi in Serbia dovrei comunque tornare ogni tanto, ma vi posso assicurare che la tranquillità che ho trovato lì è impagabile e qui praticamente inesistente. 
(Anche qui apro una piccola parentesi...è vero che il modo di fare serbo è un modo di fare più rilassato, ma è anche vero che i serbi sono gran lavoratori...quasi tutti hanno un lavoro e chi non lo ha o magari è troppo vecchio e prende la pensione, soprattutto nei paesi in cui ho già detto che rimane lo stile di vita contadino, si da comunque sempre da fare, che sia nel curare degli animali o nella cura dell'orto e così via...questo per far capire che non è uno stile di vita pigro ma solamente diverso, è un vedere il mondo da un altro punto di vista). 


(Questa foto è vecchia ovviamente, non pensate che gli interni delle case siano ancora così, ma mi è piaciuta particolarmente perchè rappresenta metaforicamente questa semplicità)


9. MENO GLOBALIZZAZIONE PIU' PRODUZIONE AUTOCTONA

Senza dubbio siamo tutti consci del fatto che in Unione Europea la globalizzazione, la presenza di multinazionali americane o di altri Stati sia una realtà, mentre in Serbia è più una novità. Per quanto riguarda le fabbriche non ne so molto, so che esistono fabbriche straniere che han dislocato e che quindi sono presenti sul territorio serbo, ma di più non saprei dire. Quello a cui io mi riferisco più specificatamente sono fast food e supermercati stranieri, che appunto in Serbia sono rari se paragoniamo a quello che possiamo trovare in Italia, e questo l'ho trovato molto interessante. I McDonald's, che noi siamo abituati a vedere anche nelle cittadine ormai, in Serbia sono praticamente inesistenti, io ne ho visto uno e solamente a Novi Sad (zona in cui ce ne sono 3 in totale), mentre in altri centri urbani non ne ho vista nemmeno l'ombra. Altri fast food americani molto famosi invece non sono stati assolutamente pervenuti :) Forse se si va a Belgrado (città che purtroppo io non ho visitato) si può trovare un po' più di globalizzazione, ma con mia sorpresa ho notato che nelle altre grandi città c'è veramente il minimo indispensabile. Per quanto riguarda supermercati possiamo fare lo stesso discorso...in Serbia ci sono catene proprie statali di supermercati, quelli internazionali sono veramente pochi da quel che ho visto: pensate ad esempio che la Lidl, supermercato tedesco che da noi è presente da sempre, ha aperto una filiale in Serbia solamente l'anno scorso e ci sono 16 punti vendita in tutto il Paese! Per quanto riguarda altri supermercati o centri commerciali internazionali, come per i fast food al di fuori di quello citato, non ne ho trovati, persino l'Ikea, che si trova ovunque, non ho mai visto (sebbene sappia che il primo Ikea in Serbia sia stato aperto solo nel 2017). In ogni caso, la curiosità che posso dirvi a riguardo di ciò, è che secondo quel che ho visto i serbi preferiscono sempre e comunque i propri prodotti, probabilmente è per questo che le multinazionali riguardanti cibo e prodotti alimentari non spingono molto sul territorio in questione: quando sono andata al MacDonald's di Novi Sad di serbi non ne ho visti tanti, erano più che altro turisti. 

(La prima volta che ho visto questa insegna sinceramente non avevo capito che si trattasse di BUREK King, un fast food serbo che richiama il famosissimo Burger King americano ma che appunto serve pietanze serbe...Burek King si può trovare frequentemente a differenza dei fast food classici che tutti conosciamo)


10. LA MODA RICHIAMA ELEGANZA ED ECCESSO

Come ultimo punto cito la moda, che sicuramente è un aspetto più superficiale rispetto agli altri ma che ad uno sguardo più attento risulta appunto differente da quella che ormai vi è in Italia. Premetto che io non sono una che segue le tendenze, ho un mio stile tutto particolare e non sono omologata al resto delle ragazze italiane, ma mi piace a tempo perso guardare video di beauty influencers e soprattutto mi piace uscire e andare a ballare, quindi diciamo che di moda e trucco un po' me ne intendo da spettatrice; inoltre io mi riferirò qui a gente giovane, quindi di un'età compresa tra l'adolescenza e l'ingresso nel mondo adulto. L'ultima volta che sono andata a ballare in Italia mi sono trovata circondata da ragazzi molto giovani vestiti in modi che sinceramente non mi sarei mai aspettata di trovare in una discoteca. Quando ero più giovane e vedevo le foto delle mie amiche che andavano (già, io ho iniziato ad andarci dai vent'anni in poi), le ragazze erano sempre vestite con vestitini colorati e tacchi alti, mentre le nuove generazioni che ho incontrato io sembrano prediligere scarpe basse, calze a rete (che santo cielo io cercavo alla loro età e dovevo piangere in cinese per poterne trovare un paio dato che erano anti moda a quei tempi), pantaloni strappati o pantaloncini e felpe o crop top...per quanto riguarda il trucco si sa ormai che in Italia da tempo gira la moda del trucco naturale se non per le serate particolari...ecco, in Serbia tutto ciò che ho appena elencato va contro la moda del momento. Le ragazze (oltre che prediligere per lo più un trucco molto pesante che dà -a mio parere- un effetto un po'mascherone) tendono ancora a vestirsi in modo che noi consideriamo elegante (vestitini -o jeans stretti e maglia attillata- e tacchi o stivaletti ), mentre i ragazzi (che qui vanno in giro come trapper mancati) sono più per un look più attillato e pulito. Inoltre anche nelle vetrine mi è capitato di vedere cose che sinceramente qui si trovano solo in negozi particolari, come ad esempio vestiti e scarpe luccicanti e coperti di pallettes! Insomma, anche per quanto riguarda la superficialità ci sono un bel po' di differenza tra il nostro mondo e il loro :) 



Con il mio decimo punto quindi termino questo post riguardante lo Stato da cui sono appena tornata. Inutile dire che già mi manca tantissimo e che se fosse per me (come già scritto) tornerei subito senza farmi problemi, forse più per una questione di legami affettivi che ho lasciato là e per la tranquillità che respiravo che per altro, in ogni caso queste differenze portano alla luce delle particolarità (positive o negative che siano) che solo nei Balcani potete trovare, e quale meta più adatta per poterli sperimentare se non la Serbia, ovvero il cuore della penisola? 
Od vasa Samantocka










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