La liberazione di Varsavia e l'odio nei confronti dei sovietici

Buongiorno a tutti cari lettori! Oggi, siccome è appena avvenuto l'anniversario della Liberazione di Varsavia durante gli anni '40, mi va di parlare di un argomento molto conosciuto per tutti coloro che conoscono il mondo dell'Europa dell'est facendo in modo che anche chi non se ne intenda possa informarsi e avere un po' di chiarezza, ovvero dell'odio, che tanti reputano errato, che i polacchi ancora oggi nutrono nei confronti dell'Unione Sovietica. Se siete appassionati di storia del XX secolo, in particolare del periodo della Seconda Guerra Mondiale, o comunque avete studiato questo argomento a scuola, saprete bene come si siano svolte le dinamiche durante quegli anni...i nazisti avevano invaso gran parte dell'Europa e stavano attirando seguaci anche al di fuori del Continente, quando negli anni '40 gli alleati iniziarono ad intervenire, liberando i Paesi sottomessi. Si sa ormai a memoria che, secondo un patto e delle operazioni ben mirate, gli americani e gli inglesi liberarono la parte ovest dell'Europa (tra cui anche l'Italia) mentre ai sovietici e all'Armata Rossa toccò liberare solamente la parte dell' Europa dell'est che era stata invasa.

( I tre 'liberatori' del mondo alla conferenza di Theran, Stalin - URSS -, Roosevelt - USA -  e Churchill - Gran Bretagna -)



Farò una bella introduzione storica perchè a mio avviso è importante sapere, al fine di comprendere meglio il perchè dell'astio nei confronti dei russi da parte dei polacchi, che la Polonia non fu solo conquistata dai nazisti, ma che dietro alla loro presenza sul territorio si nascondeva un Patto stipulato con l'Unione Sovietica di Stalin, ovvero il patto Molotov-Ribbentrop, che avrebbe dovuto mantenere la pace tra questi due territori. Se andate a leggere bene gli accordi di questo patto, uno di questi parla espressamente di divisione della Polonia tra le due potenze: la parte est sarebbe infatti dovuta 'appartenere' all'URSS, mentre quella ovest ai tedeschi. Questo patto, come tutti sappiamo, non ha comunque sortito gli effetti sperati, tant'è che durante la Guerra il Terzo Reich e l'URSS divennero nemici proprio a causa della loro sete di potere e controllo.  

(Divisione del territorio polacco secondo il patto Molotov-Ribbentrop)




Senza dilungarci troppo comunque, passiamo subito al fatto che negli anni '40 i polacchi iniziarono ad attuare una serie di rivolte che vennero represse nel sangue e nella violenza, di cui una delle più importanti e significative fu la rivolta di Varsavia del 1944 contro le truppe tedesche al fine di liberare la città dai nazisti. Le rivolte di quell'anno nella capitale iniziarono ad Agosto e si protrassero fino ad Ottobre, mesi in cui i cittadini polacchi si trovarono da soli completamente contro le forze naziste, sperando nell'aiuto degli Alleati (in questo caso i più vicini, ovvero quello dei sovietici) che però non arrivò mai. Solo gli Alleati inglesi, sembrerebbe, si preoccuparono della situazione polacca, tanto da aver cercato di intervenire portando a Varsavia medicine e beni primari. Le rivolte, come già detto, terminarono solo nell'Ottobre di quell'anno, quando per Varsavia sembrava persa ogni speranza...le SS presenti sul territorio dichiararono che gli insorti fossero prigionieri di guerra, per tanto intoccabili secondo la convenzione di Ginevra (che appunto di occupava dei diritti delle vittime di guerra), ma questo non impedì loro di deportare migliaia di persone e, una volta evacuata la zona, di iniziare ad attuare uno dei piani di Hitler, ovvero la completa distruzione della città di Varsavia. La svolta per la capitale polacca arrivò nel Gennaio 1945, quando i sovietici si palesarono nella città praticamente rasa al suolo. Si parla oggi pertanto di Liberazione di Varsavia, avvenuta il 17 Gennaio 1945, quando si fa riferimento all'arrivo dell'Armata Rossa nella capitale. 

(Foto dell'epoca della città di Varsavia rasa al suolo e distrutta dai conflitti)




Già dalle mie parole precedenti possiamo dunque capire che il rapporto tra Polonia e Unione Sovietica non fu mai un rapporto di pace e amore, e qui iniziamo ad addentrarci nella seconda parte del post in cui cercheremo di rispondere alla domanda che molti si pongono: perchè, ancora oggi, i polacchi odiano i sovietici? 
Dalla mia esperienza negli Stati dell'est ho notato che questi Paesi sono molto attaccati alla loro storia, molto più di quanto possiamo esserlo noi occidentali o, specificatamente, italiani. Pensate solo alla situazione tra macedoni e greci (che ho ben analizzato in un precedente articolo), per cui ancora oggi nel 2019 ci sono disaccordi su chi sia, tra i due popoli, quello erede di Alessandro Magno (e Alessandro Magno risale agli anni prima di Cristo, non so se vi rendete conto del lasso di tempo che è passato...ai miei occhi è una cosa assurda, ma per loro ha una grande importanza)...questo esempio proprio per farvi capire di cosa stiamo parlando, per farvi capire che se ai nostri occhi la storia è passato, agli occhi di tantissimi est europei la storia è qualcosa di forte attualità, che ancora oggi ha un peso sociale, economico e, soprattutto, ha un peso per quanto riguarda l'opinione pubblica sugli altri Stati del mondo, che a seconda dei rapporti avuti in passato col loro Paese sono considerati nemici oppure amici. Be', la Russia storicamente appunto non è stata certamente un'amica nei confronti della Polonia, ecco, fondamentalmente, da dove arriva questo astio. 





I conflitti tra Polonia e Russia risalgono a molto prima della Guerra Mondiale di cui abbiamo parlato, in quanto già durante gli anni della Russia zarista vi erano dei conflitti territoriali, essendo queste due potenze molto vicine tra di loro e contendendosi i territori limitrofi. Lasciando perdere la storia antica, passiamo a quella del XX secolo su cui preferisco concentrarmi e che è molto più conosciuta da tutti noi. Tante volte, durante discussioni su Facebook a riguardo di queste due nazioni, leggo commenti di persone infervorate che scrivono cose come 'comunque la Polonia dovrebbe solo ringraziare la Russia, sono stati i sovietici a salvarla dai nazisti'. Ora, premetto che io non voglio fare un discorso di parte, amo la Russia, mi piace la sua storia e sicuramente mi piace di più il pensiero comunista su cui si basò l'Unione Sovietica (sebbene sappiamo che la loro sia stata una dittatura comunista) che non quello nazista o fascista, ma dobbiamo considerare sempre le cose con oggettività, tanto più perchè parliamo da stranieri, che si, conoscono la storia di quei Paesi ma non l'hanno vissuta, che non hanno i nonni che ci sono passati e che possono raccontarci cosa veramente sia accaduto. 

Innanzitutto, come abbiamo già avuto modo di notare, l'URSS non ha salvato propriamente Varsavia fin dagli inizi, sebbene grazie al suo arrivo nel Paese, nel '45, i nazisti furono definitivamente sconfitti. I sovietici, durante i mesi delle rivolte polacche, erano impegnati in altre battaglie e conflitti con i tedeschi, ovvero quelle contro i rimanenti soldati che avevano partecipato all'operazione Barbarossa e che ancora si trovavano in territorio sovietico. Tuttavia, penso che i polacchi si siano più volte chiesti -giustamente- perchè un'Armata così grossa non abbia avuto modo di mandare un corpo ad aiutarli, perchè, in qualità di Alleati contro i nazisti, non abbiano fatto nulla per evitare che tutta quella gente sia stata massacrata dai tedeschi e abbiano aspettato di arrivare solo quando la città era stata distrutta ed evacuata. 
Fatto sta che ancora prima del 1944, l'URSS non aveva dato prova di essere alleati dei polacchi bensì dei conquistatori attraverso il famosissimo Massacro di Katyn', che avvenne quasi subito in seguito al patto Molotov-Ribbentrop e che basilarmente si tratta di un'esecuzione di massa compiuta dai soldati sovietici nei confronti di cittadini e soldati polacchi nella zona di Katyn'; questo avvenimento ancora oggi è dai polacchi fortemente ricordato come uno dei peggiori massacri subìti.  

(Monumento in memoria delle vittime di Katyn' nella piazza di Varsavia)


Penso poi che un altro dei motivi storici per cui i polacchi possano avercela coi russi sia proprio quello di cui abbiamo parlato, ovvero la loro mancanza di intervento durante le rivolte del '44, tant'è che il governo polacco, nello stesso anno, mandò un comunicato che affermava di non aver ricevuto assolutamente alcun aiuto quando i soldati polacchi si stavano impegnando su altri fronti e di essere stati addirittura trattati peggio di Hitler. Tuttavia, qui dobbiamo comunque spezzare una piccolissima lancia a favore dei sovietici: di fatti, la Polonia non solo era poco considerata dai sovietici che miravano unicamente a sottometterla e a farne una sua Repubblica, ma era tenuta in poco conto da tutti gli Alleati, americani e inglesi compresi, i quali avevano dato il via libera all'URSS di sottometterla completamente una volta liberata, lavandosene così le mani e lasciandola in balìa delle decisioni di Stalin. Gli Alleati per tanto (fatta eccezione per quel piccolo intervento della Gran Bretagna già mostrato prima) non si sentirono in alcun modo responsabili per quel che stava accadendo in Polonia, facendo sì che la colpa ricadesse tutta sull'URSS, che in quel periodo non era riuscita per un motivo o per l'altro ad intervenire. Comunque, come già detto, è solo una piccolissima lancia perchè furono proprio i sovietici stessi ad ostacolare l'intervento della Gran Bretagna in Polonia nel 1944, ad esempio vietando loro di poter utilizzare gli aeroporti dell'URSS presenti nella nazione, probabilmente per una qualche paura di Stalin di perdere l'egemonia sul territorio, fatto sta che in questo modo i britannici non poterono far di più di quello che fecero. 

(Monumento ai caduti della rivolta di Varsavia a Varsavia)



E' bene inoltre ricordare che la Polonia non subì solamente una sottomissione dei territori da parte dei sovietici, bensì ne subì una ancor peggiore secondo mio parere, che è la sottomissione che riguarda la loro cultura e la loro economia. Quando i russi arrivarono in Polonia infatti non si preoccuparono solo di eliminare fisicamente gli oppositori, ma anche ogni traccia della cultura polacca, omologandola a quella sovietica. L'URSS pertanto impose la lingua russa come lingua nazionale nei territori occupati, influenzarono le scuole per imporre i valori sovietici e la loro propaganda, bruciarono le biblioteche, vietarono la religione cattolica e chiusero le Chiese, distrussero monumenti e modificarono i nomi delle strade, ciò che insomma fecero in qualsiasi altra Repubblica. Per quanto riguarda l'aspetto economico eliminarono la moneta nazionale sostituendola col rublo, portando quindi la Polonia ad una crisi e trasferirono molte industrie sul loro territorio in modo da trarne profitto, non curandosi della sorte del Paese sfruttato. Ricordiamo inoltre la deportazione di migliaia di persone nel Gulag, gli stupri e i saccheggi (prima e dopo la Guerra Mondiale) che i bolscevichi attuarono. 
In seguito alla guerra, la Polonia non divenne parte dell'URSS ma ne sentì comunque l'influenza attraverso l'instaurazione del comunismo, un regime che venne a mancare solo nel 1989.





Ad oggi quindi, non è difficile capire perchè ancora tanti polacchi siano arrabbiati coi russi, perchè se andate in Polonia e parlate russo la maggior parte della popolazione vi guarda male o perchè se chiedete a un polacco se sia russo vi possa guardare ancora peggio. Vi basterà semplicemente pensare che tanti polacchi di oggi hanno nonni e parenti che han subìto veramente tante ingiustizie nei loro confronti da parte dei loro vicini sotto il comando di Mosca. 
Ai giorni nostri la Polonia sta cercando sempre più di diventare energeticamente indipendente dalla Russia, e anzi, attraverso le sue risorse energetiche di aiutare la vicina Ucraina, Paese fortemente appoggiato dal governo di Varsavia nella sua lotta contro quello di Putin. Inoltre la Polonia è entrata nella NATO negli anni '90, parteggia apertamente per le sanzioni contro la Russia che l'Unione Europea ha attuato e spera in un intervento americano qual'ora la Russia si avvicini troppo ai suoi territori, oltre ad aver recentemente chiesto un risarcimento alla Russia in quanto erede dell'Unione Sovietica proprio per risarcire i crimini di guerra alla pari di quelli richiesti alla Germania, sebbene non mi sia ancora chiaro se questa richiesta sia stata accolta (se qualcuno ha qualche informazione a riguardo non esiti a commentare). 
I pochi polacchi con cui ho parlato io comunque non hanno mai espresso odio nei confronti dei russi odierni, soprattutto parlando con le nuove generazioni che appunto non hanno sperimentato il dopo guerra nè gli anni del comunismo, anzi, a volte ho avuto l'occasione di parlare anche in russo quando ero là (con il loro permesso ovviamente), tuttavia esistono ancora oggi polacchi estremisti e nazionalisti che sentono la Russia come una minaccia e che si definiscono anti-bolscevichi. 




Ho scritto tutto ciò in fin dei conti nella speranza che quando vi viene in mente di scrivere (o dar ragione a chi scrive) che i polacchi dovrebbero essere debitori nei confronti dei russi, pensiate due volte a queste parole e che ricordiate invece che per chi ha vissuto quegli anni l'arrivo dell'Armata Rossa non ha assolutamente significato liberazione bensì passaggio da una dittatura ad un'altra, nuove oppressioni e nuove violenze.  
Nella speranza quindi di aver portato un tema di riflessione, vi auguro come sempre una buona serata, 
od vasa Samantocka











Commenti

  1. Solo alcuni punti sul questo articolo. Stalin all'inizio di Seconda Guerra Mondiale era l'alleato di Hitler, lui ha ammirato molto Hitler. Lui era soprattutto l'assassino di massa. Stalin non si è interessato del destino di Polonia, quando Polonia stava combattendo contro i tedeschi. Solo quando già avevano i tedeschi la sua guerra persa, poi i russi arrivavano per "liberare" i polacchi. I Russi naturalmente hanno voluto la Polonia per sé. La tipica cosa per i russi e per la politica russa sono le bugie, nel periodo del comunismo sovietici sempre hanno affermati, che il massacro di Katyn facevano i tedeschi. I poteri occidentali non hanno aiutato a Polonia-avevano soprattutto la paura da sé stessi. I russi veramente non sono e non saranno benvenuti in Polonia. Che cosa dici sulla nazione dove una certa parte di lei- non solo piccola, ammira anche oggi papa Stalin? Anche oggi sono capaci di edificare una statua di Stalin. Infatti, che cosa ti piace dal comunismo sovietico, dall’URSS??

    RispondiElimina
  2. Ti ringrazio come sempre per il.tuo commento :) l'unica cosa secondo me da ammirare dell'Unione Sovietica è che ha senza dubbio portato un fortissimo sviluppo economico sul territorio russo, un territorio che fino al 1917 (l'anno della famosa rivoluzione leninista) era molto arretrato a causa dell'impero zarista. Per il resto io non amo l'Unione Sovietica, proprio perché è stata una dittatura sotto tutti i punti di vista, sebbene si basasse su dei principi che.ip ammiro, primo tra tutti 'ad ognuno secondo i propri bisogni e secondo le proprie necessità' sebbene sappiamo che non andò esattamente così e che per l'appunto il tutto si trasformò in una dittatura oligarchica, dove solo pochi avevano le ricchezze. Per quanto riguarda Katyn' a me risulta improbabile che siano stati i tedeschi a compiere il massacro semplicemente perché era una zona sotto il controllo di Stalin e non di Hitler secondo gli accordi del Patto Molotov-Ribbentrop. In ogni caso, chi sia stato oggi poco importa perché la maggior parte dei polacchi incolpa ancora oggi i sovietici per quello che accadde là...far cambiare l'opinione pubblica non è secondo me fattibile, tanto più se non si tratta di fatti documentati..ovunque si legga di Katyn risulterà che il massacro sia stato compiuto dai soviet, e tutti sono convinti di questo. Ma è comunque interessante leggere quello che hai scritto, sinceramente non pensavo che qualcuno avesse ipotizzato che il massacro sia stato compiuto dai nazisti e non dai sovietici :)

    RispondiElimina
  3. Per rispondere all'altra domanda non so, alcuni sono convinti che sotto la dittatura si stava meglio, un po' come in Italia ci sono quelli che rimpiangono i fascisti...sicuramente coloro che rimpiangono Stalin sono quelli che hanno avuto dei vantaggi durante quei tempi, ma penso sia una piccolissima parte appunto, perché le ricchezze durante l'URSS erano destinate a pochi eletti e non a tutti.

    RispondiElimina
  4. Puoi essere sicura che nelle scuole nell'URSS (anche nella Cecoslovacchia), durante il periodo del comunismo era questo incidente sempre spiegato nel senso, che i tedeschi ammazzavano questi polacchi15000-28000!! I corsi della storia- nella scuola nel periodo precedente erano assurdi, tragicomici. I russi naturalmente mentivano.
    L'Unione Sovietica, tuttavia, stava negando la sua colpevolezza fino al 1990, quando il leader sovietico Michail Gorbaciov ha ammesso che era un crimine dello stalinismo!!!

    RispondiElimina
  5. Grazie mille per questa informazione! Sono andata a leggere di più a proposito e ho visto che (proprio come dici) solo recentemente i russi hanno ammesso che il massacro sia stato compiuto dai sovietici...e pensa che esiste gente che difende il sistema educativo sovietico e pensa che noi siamo sciocchi a pensare male di esso...gente che è convinta che i sovietici fossero portatori di pace quando hanno distrutto interi Paesi, imposto la loro lingua e cultura...la Polonia è solo un esempio, ma vogliamo parlare della Moldavia? O dei Paesi Baltici? Dove venivano bruciati i libri della loro storia e eliminata la lingua locale..? Secondo me è terribile la disinformazione e il lavaggio del cervello che l'URSS ha fatto ai suoi cittadini e che rimane ancora oggi in coloro che la difendono e la rimpiangono...

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Molta gente era capace di capire che si tratta delle bugie, ma purtroppo no tutti. Dalla altra parte è vero che le scienze naturali erano presentate bene, la scuola era dura, severa, il livello era buono-ma secondo me l'ha mancato il senso dell'umanismo. Poi il sistema ha voluto perché' i giovani sono stati adulti molto presto. In caso quando un uomo non era d’accordo col sistema, poi potevo aspettare un castigo dalla parte dello stato-molte persone combattevano contro il comunismo. Che cosa hanno potuto di te? La prima cosa- bocciare in scuola, il lavoro solo come un operaio, il prigione-anche nella Cecoslovacchia c'erano i gulag piccoli per lo sterminio, e ultima fase era la morte. Le persone molto perseguitate erano gli uomini della politica, i pretti ecc. Ma il fatto stesso che stai studiando il russo, non è cattivo :-). Il film bello sul questo: Das Leben der Anderen-2006.

    RispondiElimina
  8. Ho visto questo film in tedesco anni fa e mi è piaciuto tantissimo! Fa capire bene cosa significasse vivere il comunismo in Europa! :)

    RispondiElimina

Posta un commento