I musulmani est europei: chi sono, dove vivono e quanto sono integrati nella società

Buongiorno a tutti lettori! Mi scuso innanzitutto per la mia assenza ma è stato il mio compleanno e non ho avuto tempo di scrivere; inoltre ci tengo a precisare che tra 4 giorni tornerò in Italia quindi spero mi scuserete se rinizierò a scrivere verso i primi di Febbraio in quanto ci tengo particolarmente a poter passare questi ultimi giorni in compagnia delle persone con cui mi trovo ora ;)
Oggi come avrete intuito parliamo di religione, di una religione di cui sempre più si sta parlando in tutta Europa a causa dell'ondata migratoria proveniente dai Paesi islamici. Trovo che questo argomento sia particolarmente interessante in quanto oggi si sta sempre più diffondendo la paura relativa a questa religione, fondamentalmente derivata dall'estremismo islamico...chi nella propria ignoranza ha paura del terrorismo, tuttavia, tende a considerare qualsiasi musulmano come un possibile pericolo, senza fare alcuna distinzione e senza capire che non necessariamente tutti i musulmani sono estremisti, esattamente come non tutti i cristiani sono dei bigotti praticanti. Un'altra delle teorie che circolano in Italia a proposito degli immigrati è quella della futura 'islamificazione' dell'Europa: tanti italiani pensano dunque che questa immigrazione incontrollata potrà a lungo andare provocare una sostituzione etnica...ma queste persone (ripeto, nella loro ignoranza) dimenticano un particolare, ovvero quello che in Europa esistono già Stati in cui da secoli esistono comunità islamiche, eppure questo non ha assolutamente portato all'islamificazione dell'intero Paese in cui si trovano (oltre al fatto che parlare di sostituzione etnica e di religione in Italia sia ridicolo dato che a livello numerico gli immigrati musulmani sono sensibilmente meno della popolazione italiana - circa il 3%; quando vi mostrerò le percentuali di altri Stati vedrete cosa si intende per forte presenza - e che comunque si può essere musulmani pur essendo italiani).



Stiamo parlando di alcuni Stati dell'area balcanica, ovvero Bulgaria e, soprattutto, Bosnia ed Hercegovina (lasceremo fuori Albania, Macedonia del Nord e la parte kosovara musulmana proprio perchè i musulmani presenti in questi territori sono per lo più di etnia albanese e non slava, sebbene Macedonia e regione kosovara siano a maggioranza a etnia slava).
Voglio premettere che nel resto dell'est Europa i musulmani sono praticamente assenti, o meglio, ci sono, sono una piccolissima percentuale, e si tratta di persone immigrate e non di persone autoctone convertite, anzi, in alcuni luoghi est europei (come le zone del V4) l'anti-islamismo è forte quanto lo è in Italia se non di più, ma anche nelle zone dell'est estremo (Ucraina, Bielorussia e Russia) questa religione non è vista molto di buon occhio, sebbene in confronto al V4 presentino comunque più elasticità, soprattutto la Russia che ovviamente comprende sul suo vastissimo territorio un mix di etnie e culture notevole, mentre nei Balcani i musulmani si riconoscono sia come islamici ma anche come provenienti dalla nazione che li ospita. Possiamo comunque dire che anche nelle zone balcaniche in cui non vi sono musulmani questa religione non è ben vista, ma penso sia più che altro a causa dei ricordi del passato, che vanno dalla presenza dell'Impero Ottomano alle guerre di religione che si sono avute negli anni '90.
Partiamo col dire prima di tutto che le persone musulmane balcaniche sono in totale 8 milioni e sono distribuite in modo disomogeneo in questi Stati (parlando solo degli Stati slavi del Balcani sappiamo che in Bosnia sono il 48% della popolazione - più degli ortodossi, questo fa sì che lo Stato sia l'unico a maggioranza musulmana in Europa assieme all'Albania - e in Bulgaria sono il 12%).

(Ecco una mappa che mostra dove si trova la maggioranza dei musulmani in Europa...come potete vedere abbiamo evidenziata la zona dei Balcani, la parte della Turchia europea e parte della Russia)


Da quel che ho letto inoltre, ho scoperto con sorpresa che è assolutamente errato parlare di 'comunità musulmana' balcanica, bensì si deve parlare di più comunità, in quanto i musulmani presenti nei vari Stati non sono uguali per quanto riguarda una serie di fattori, tant'è che si identificano anche con nomi differenti. Tuttavia, prima di parlare delle varie comunità islamiche balcaniche, ci terrei a fare una premessa storica, tanto per capire come i musulmani siano arrivati e si siano stanziati in questa zona dell'Europa e in che modo sia avvenuta la conversione.
Senza dubbio la fede musulmana arrivò in questa zona dell'Europa grazie all'arrivo dell'Impero Ottomano, che era appunto originario dalla Turchia odierna e che aveva come religione dominante quella islamica. Tutta la zona balcanica fu investita dall'ondata ottomana eccetto quella più ad ovest di Slovenia e Croazia, ma dobbiamo anche considerare il fatto che ogni Stato reagì in modo differente a questa sottomissione. Quello che sto cercando di dire in parole povere è che la presenza o l'assenza odierna dell'Islam nei Paesi balcanici deriva proprio da come essi reagirono nei confronti degli ottomani e anche in base a quanto essi rimasero in quelle zone. Tralasciando gli Stati non slavi, partiamo parlando della Bulgaria, lo Stato balcanico che ha per primo subìto l'invasione...i bulgari (etnia nata nel 670 circa da un mix tra slavi e turchi) infatti iniziarono a lottare con l'impero bizantino già da prima dell'anno 1000, e solo nel 1300 venne gradualmente conquistata e annessa al nascente Impero Ottomano. Possiamo dunque dire che la Bulgaria fu parte importantissima nella creazione dell'Impero stesso, e che fu parte di esso già dal principio, contrariamente agli altri Stati balcanici. I bulgari si liberarono degli ottomani solo nella seconda metà del 1800, dopo quindi ben cinque secoli di dominazione...penso che proprio grazie alla convivenza secolare tra ottomani e bulgari e per la loro provenienza in parte tracica, i bulgari ancora oggi presentino una percentuale di musulmani ben integrati sul territorio. Lo stesso discorso vale anche per la Bosnia, Stato in cui ottomani di fede islamica e slavi di fede ortodossa riuscirono in qualche modo a convivere per secoli in armonia, favorendo l'integrazione. Discorso ben diverso è quello relativo alla Serbia, di fatti, in seguito ad essermi chiesta perchè in alcune zone l'Islam si sia diffuso e in altre no, sono arrivata alla conclusione (dopo delle ricerche ovviamente) per cui i serbi abbiano mantenuto una propria identità slava e ortodossa proprio grazie al loro odio nei confronti degli ottomani. Ovviamente l'Impero ottomano era arrivato pure nel cuore dei Balcani, tuttavia qui non trovarono terreno fertile: i serbi, dopo solamente un secolo e mezzo di convivenza forzata-pacifica con i turchi iniziarono ben presto a ribellarsi, a voler a tutti i costi riaffermare la propria religione, la propria lingua e la propria etnia. Questo ovviamente provocò una serie di rivolte (fino agli inizi del 1800 in cui grazie anche all'intervento dei russi i serbi si liberarono totalmente degli ottomani) e non favorì mai una vera e propria integrazione degli ottomani musulmani nell'ortodossa Serbia. Le poche conversioni che avvennero in Serbia furono forzate ma non furono sufficienti a stabilire una comunità islamica in questo Stato. Per quanto riguarda la Croazia invece, come è già stato detto, l'invasione ottomana non arrivò mai, per questo motivo in questo Stato (come pure in Slovenia) la religione musulmana è quasi inesistente.

(Mappa dell'invasione ottomana: come potete notare i Balcani furono del tutto sottomessi tranne appunto la maggior parte della Croazia e la Slovenia)


Da quel che possiamo quindi notare, la conversione negli Stati balcanici che anche oggi presentano alto numero di musulmani, quasi mai fu forzata, proprio perchè la convivenza tra conquistatori e sottomessi divenne a lungo andare pacifica. Certo, gli ottomani esportarono la loro fede in quanto padroni del territorio conquistato, ma gli autoctoni piano piano sembrerebbero aver accettato questo aspetto ed essersi adattati al multiculturalismo creatosi. Inoltre sappiamo che l'Impero Ottomano stesso raramente cercava di convertire in modo forzato, proprio per evitare rivolte di vario genere (come quelle che vi furono in Serbia). Questo è bene saperlo per far capire che le comunità musulmane che si sono create in Europa non sono state create con la forza nè tanto meno hanno causato una sostituzione etnica.
Passiamo ora alle differenze sostanziali che intercorrono tra le varie comunità musulmane nei Balcani. Partiamo col dire che in questa zona esistono quattro gruppi etno-linguistici islamici, quello slavofono (diffuso nelle zone di Bosnia e Bulgaria), quello albanofono ( in Albania, Kosovo e Macedonia del Nord), quello turcofono (in alcune zone di Macedonia del nord e Kosovo) e quello rom, che è invece sparso sul territorio. Inoltre non tutti questi gruppi seguono la stessa dottrina: la maggior parte di essi sono sunniti, ma esistono anche piccole percentuali di sciiti, aleviti e sufiti. Come abbiamo già detto inoltre, a seconda dello Stato in cui essi risiedono, questi musulmani vengono anche chiamati in modo diverso, per tanto mi piacerebbe ora prendere in considerazione questo aspetto. Brevemente dico che, tra quelli albanofoni che noi non prenderemo in considerazione proprio perchè di etnia non slava, abbiamo i GORANI in Kosovo e i TORBESHI in Macedonia, mentre tra quelli slavofoni su cui ci concentreremo di più abbiamo i POMACCHI in Bulgaria e i BOSGNACCHI in Bosnia.


- MUSULMANI POMACCHI

Questo gruppo di musulmani è quello per l'appunto presente in Bulgaria che si creò durante gli anni dell'invasione ottomana grazie alla conversione di alcuni bulgari, che decisero di passare dall'essere cristiani al praticare la religione islamica. Questo gruppo si stabilì anche in Macedonia assieme ai torbeshi e durante l'epoca ottomana godettero di una straordinaria autonomia, vivendo pacificamente con il resto della popolazione. I problemi tra pomacchi e cristiani tuttavia nacquero durante la seconda metà dell' '800, quando i bulgari ortodossi iniziarono a sentire sempre più malcontento a riguardo dell'autonomia dei musulmani, che sfociarono in guerra aperta con la Rivolta del 1876 contro l'Impero ottomano. I pomacchi, inizialmente combattuti tra il loro essere musulmani e il loro essere bulgari, decisero alla fine di schierarsi con i turchi e di reprimere la rivolta, probabilmente per paura di perdere i privilegi che gli ottomani garantivano loro. Questo tuttavia fu un gravissimo errore: l'anno successivo, con l'aiuto dei russi, i bulgari riuscirono a proclamare il proprio Stato indipendente della Bulgaria e non esitarono nell'eliminare tutti i musulmani che erano considerati come turchi. Diciamo che durante la nascita della Bulgaria per i musulmani non fu facile, essi venivano censiti e considerati turchi, quindi discriminati, e la situazione si fece ancora più grave durante le guerre balcaniche del 1912, in cui vi furono ulteriori rivolte contro gli ottomani. I bulgari in quel periodo condussero operazioni di conversione forzata e attuarono dei veri e propri pogrom nei villaggi contro i pomacchi. Tuttavia la Bulgaria durante queste guerre non ebbe fortuna nè successo particolare, la politica di conversione si rivelò un flop, per cui venne abbandonata e lentamente i pomacchi tornarono all'Islam. Tutt'oggi, come abbiamo detto, i pomacchi sono una percentuale abbastanza bassa in Bulgaria rispetto al numero di ortodossi e vivono pacificamente con il resto della società; è bene sapere inoltre che anche in Grecia e in Turchia esistono minoranze legate a questo gruppo musulmano.

(Gruppo di ragazze pomacche in vesti tipiche)


- MUSULMANI BOSGNACCHI

Questo è il gruppo musulmano dell'est Europa su cui mi concentrerò di più, essendo appunto che la Bosnia è l'unico Stato slavo a maggioranza musulmana e in cui le cose, sembrerebbe, stanno prendendo una piega un po' particolare. I bosgnacchi sono infatti i musulmani slavi di Bosnia ed Hercegovina, ovviamente discendenti dalle invasioni ottomane. Oggi giorno i bosgnacchi nei Balcani sono circa due milioni e sono quasi tutti concentrati in Bosnia, mentre prima degli anni '90 (quindi precedentemente alla pulizia etnica croata) erano molti di più e, soprattutto, sparsi in più zone (in ogni caso esistono comunità bosgnacche anche all'estero dato che durante la guerra alcuni sono scappati).

(Mappa della distribuzione dei bosgnacchi in Bosnia)


Se la pulizia etnica da parte dei croati voleva portare all'eliminazione totale della fede musulmana in questa zona, possiamo oggi dire che secondo alcune testimonianze questo abbia sortito effetti contrari e anche un po' allarmanti. Ho di fatti avuto modo di leggere alcuni articoli che parlano di una costruzione sempre più forte dell'identità musulmana tra i bosgnacchi fino ad arrivare all'estremismo dell'Islam radicale, portato in gran parte dall'arrivo, durante gli anni '90, di musulmani estremisti dall'Arabia Saudita, che esteriormente sembravano voler portare semplicemente sostegno ai bosgnacchi, ma che nella realtà dei fatti sembrerebbero arrivati al solo scopo di riaffermare sempre più la fede islamica fino ad arrivare ad un estremismo pericoloso. Negli anni 2000, soprattutto in seguito all'attentato delle Torri Gemelle, i governi europei e quello statunitense hanno esercitato pressioni sulla capitale bosniaca affinchè la parte estremista venisse estirpata dalla società bosgnacca, una mozione che è stata comunque accolta da Sarajevo facendo sì che in Bosnia il radicalismo scomparisse (o per lo meno si nascondesse). A questo proposito, tuttavia, le testimonianze che ho letto sono discordanti: alcuni articoli affermano che il pericolo dell'affermazione di uno stato islamico nei Balcani sia scomparso totalmente, altri invece sentono ancora questa minaccia crescente: episodi di terrorismo si sono verificati infatti anche dopo il 2001 da parte di musulmani radicali nei confronti di cittadini di etnia croata, e questo ha ovviamente portato ad un allarmismo che ancora oggi si fa sentire; nel 2005 addirittura si è ipotizzata una rinascita dell'Impero Ottomano, proprio a causa di tutto ciò. In conclusione si può quindi dire che l'islamofobia in questo Paese dei Balcani sia comunque la risposta sbagliata al radicalismo, perchè come abbiamo visto è stato proprio in seguito alle guerre di religione degli anni  '90 che i bosgnacchi han sentito la necessità di appoggiarsi ai Paesi islamici più radicali, tra cui Arabia Saudita e Iran, ed è proprio questo che ha portato all'ancora attuale paura del terrorismo islamico e dell'estremismo religioso in una zona in cui più fedi e culture han sempre convissuto in modo per lo più pacifico. Dopo questo anno comunque episodi di terrorismo o di scontri tra religioni non si sono più verificati apertamente, i bosgnacchi quindi al giorno d'oggi sembrerebbero essere poco influenzati dai messaggi radicali; tuttavia ho avuto modo di leggere anche articoli più recenti che parlano di islamizzazione del Paese ancora in corso (in gran parte causato dai migranti di fede musulmana), sebbene io non sia propensa a crederci in quanto appunto il mix religioso in questa zona sia vecchio di secoli e solo negli anni '90/2000 sia stato caratterizzato dall'estremismo, e di covi di terroristi nascosti in queste terre, che si tratterebbe per lo più di basi di addestramento dell'ISIS.




La paura quindi ancora oggi si fa sentire come è sentita su tutto il territorio europeo, tuttavia, se in Bosnia (o generalmente nei Balcani) ci sono delle cellule estremiste dell'Isis esse sono ancora dormienti, come lo sarebbero anche in Italia se ci fossero, dato che la zona dei Balcani (così come il nostro Paese) è una zona che non è stata recentemente colpita da episodi di terrorismo al contrario degli Stati dell'Europa centrale in cui se ne sono verificati molti.
Ad oggi da quel che so, i musulmani negli Stati slavi sono per lo più pacifici e integrati nella società, addirittura tanti musulmani (dalle testimonianze che ho avuto e da conoscenze dirette) si sono adattati alla cultura slava, mangiano carne e bevono alcol, come è d'uso in questi Paesi, senza alcun problema, mantenendo contemporaneamente la loro fede in Allah (ad esempio, facendo il Ramadan o dichiarandosi apertamente musulmani) e la cultura dei loro Paesi di nascita, per l'appunto quella slava.
Non posso assolutamente smentire o dar ragione a coloro che dicono che questi Stati siano a rischio, penso siano tutte supposizioni in quanto nessuno possa saperlo con certezza; in ogni caso sono propensa a credere che nessuno Stato sia veramente a rischio di sostituzione etnica e religiosa completa, tuttavia è assolutamente vero ed accertato che l'Isis e l'estremismo islamico esistano e che le loro cellule possano essere nascoste ovunque, anche nei Balcani.
Vi auguro una buona giornata, od vasa Samantocka!

I link su cui mi sono basata sono:

- Per quanto riguarda la storia dell'Impero Ottomano, dei Pomacchi e dei Bosgnacchi le loro relative pagine di Wikipedia;
https://www.resetdoc.org/it/story/lislam-dei-balcani-una-galassia-sconosciuta/;
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Balcani/Islam-nei-Balcani-il-vecchio-e-il-nuovo-32454 (da questo sito ho preso più informazioni; se siete interessati a un'analisi più approfondita riguardante l'Islam in Bosnia ed Hercegovina vi consiglio di fare un giro su questa piattaforma).











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