Bielorussia, l'ultima dittatura d'Europa

Buongiorno a tutti!! Eccomi tornata con un nuovissimo post informativo che riguarderà un Paese che raramente ho nominato nel mio blog, ovvero la Bielorussia!
Se avete letto un dei miei primi post in cui parlavo dell'Europa dell'estremo est, saprete bene che io non sono mai stata in questo Stato, nè tanto meno conosco persone bielorusse (diciamo che ne ho incontrata qualcuna ma non abbiamo stretto alcun rapporto), tuttavia, essendo uno di quei Paesi che mai nessuno considera e facendo parte dell'Europa dell'est, penso che parlarne sia quasi un obbligo :) Non avendo alcuna esperienza personale in merito, ovviamente tutto ciò che dirò sarà un mix d'informazioni che ho trovato su Internet (di cui citerò la fonte tramite i link), per questo motivo sarò particolarmente felice se qualcuno che conosce questa realtà o addirittura qualche bielorusso residente in Italia vorrà esprimere la propria opinione in merito a quel che scriverò.
Vy gotovi?
Partiamo dicendo che la Bielorussia non è Russia ma un Paese a sé stante, sebbene nel suo nome sia presente la parola che rimanda alla Patria degli zar. Bielorussia (in bielorusso Belarus') significa letteralmente 'la Russia bianca'; le origini del suo nome non sono chiare, sebbene probabilmente derivino dal fatto che una delle etnie da cui discendono i bielorussi odierni, oltre che quella russa, sia quella baltica e balt significa per l'appunto bianco. Il suo nome dunque deriverebbe da Balta Rusija, ovvero Russia Bianca. Pur non essendo molto considerata, la Bielorussia non è affatto un piccolo Stato, anzi, come dimensioni è molto simile alla Romania e poco più piccola della Polonia; tra l'altro non è nemmeno molto isolato, si trova nel cuore dell'Europa e confina con Ucraina a sud, Russia ad est, Lettonia a nord e Polonia a ovest.

(Ubicazione dello Stato bielorusso in Europa)

Questo Stato, sebbene sia oggi differenziato dalla Grande Russia, ha sempre avuto relazioni con essa (un po' come l'Ucraina), dai tempi degli zar fino al periodo sovietico, ecco perchè condivide con essa la maggior parte delle tradizioni, della storia e degli aspetti culturali, e ancora oggi ha con essa stretti rapporti commerciali ed economici. La lingua ufficiale è ovviamente il bielorusso, lingua diversa dal russo e molto simile all'ucraino e al polacco, ma anche il russo è una lingua che viene utilizzata nella quotidianità (prima modifica: ho avuto modo di parlare brevemente assieme a un bielorusso che mi ha informata del fatto che la lingua bielorussa è quasi morta e che il russo è molto più utilizzato). 
Ciò che mi ha portato principalmente a parlare e ad informarmi a proposito della Bielorussia però, stranamente non è la lingua, bensì la sua situazione politica di cui, devo essere sincera, ancora non ho capito molto. 
Come potete notare dal titolo di questo post, la Bielorussia è definita ultima dittatura d'Europa, ma da certe informazioni che ho trovato, questa non sembrerebbe affatto una dittatura stile sovietico, ovvero mirata in gran parte ad isolarsi dal resto del mondo, sebbene conservi alcuni caratteri anche abbastanza cruenti di una dittatura.
Quali sono dunque questi aspetti che ci portano a pensare alla Bielorussia come tale? Penso che il primo e il più importante tra questi sia la presenza costante di Lukashenko al governo. Lukashenko è il presidente della Bielorussia ed è rieletto regolarmente ogni cinque anni dal 1994. Ora, non sapendo quali siano i metodi e le regole di voto in Bielorussia mi è difficile dire quanta corruzione effettivamente ci sia dietro queste rielezioni, o addirittura se ci siano corruzioni di vario genere, fatto sta che la sua presenza ventennale faccia apparire questo personaggio più come un dittatore che come un normale presidente agli occhi dei popoli 'democratici' europei (vi sono anche altri aspetti che lo fanno apparire come tale, ad esempio il fatto che i diritti di parola e di stampa siano stati da lui fortemente limitati). 

(Il presidente Lukashenko assieme a Berlusconi; Berlusconi appoggiava dichiaratamente la politica di questo personaggio)

Altri tre aspetti che ci riportano al pensiero di una dittatura bielorussa sono le collettivizzazioni dei campi, la presenza del KGB ancora forte e sentita e le torture atroci che, si dice, vengono riservate agli oppositori politici, oltre che ad essere l'unico Stato europeo in cui vige la pena di morte. 
Possiamo dunque dire che in Bielorussia sta sopravvivendo una sorta di socialismo reale, ma è veramente così come ci viene dipinta? 
Ricordiamoci che Lukashenko ha stretti rapporti con Putin, e nel mondo di oggi, Putin è considerato una sorta di dittatore, la Russia è dipinta ancora dai più come un pericolo, dunque la versione ufficiale che ci viene trasmessa dall'Europa e dagli Stati Uniti potrebbe anche essere distorta per quel che ne sappiamo. Ho avuto infatti modo di leggere altri articoli, altre informazioni molto differenti da quelle che vedono la Bielorussia come una pericolosa dittatura comunista fatta e finita. 
Le prime info a favore di Lukashenko e della sua politica che possono essere facilmente trovate digitando Bielorussia su Google parlano di una crescita esponenziale del PIL nel periodo che va dal 1996 al 2008. Si è assistiti successivamente a un calo e a una forte inflazione, ma questo personalmente non lo considero così strano se pensiamo che nel 2008 è iniziata una crisi economica a livello europeo che ancora oggi si fa sentire. 
Un altro fattore che influenza negativamente il giudizio a proposito della politica bielorussa è senz'altro quello che riguarda le banche: di fatti, secondo alcune fonti (forse un po' di parte ma si tratta comunque di verità) la presenza delle banche europee è nulla; questo di certo alle potenze occidentali non piace molto, e potrebbe essere preso come una scusa per distorcere la realtà e rappresentare la Bielorussia come una dittatura che col mondo esterno non vuole avere nulla a che fare...un patetico tentativo di manipolare le informazioni a mio parere, se si considera che dai media occidentali qualsiasi luogo in cui manca il dominio europeo o americano viene additato come dittatura (questo non è certamente un segreto) e che nel 2015, in seguito alla rielezione del Presidente, Lukashenko stesso ha deciso di aprire le porte del Paese agevolando l'ottenimento del visto per i cittadini di 80 Paesi, compresi i cittadini europei residenti negli USA e in Giappone. Se prima di quell'anno era difficile ottenere un visto per la Bielorussia, oggi è possibile visitare questo Paese sconosciuto pagando la modica cifra di 60 euro per un visto turistico di 90 giorni, mentre nel 2015 stesso (non so se questa misura sia ancora in vigore o meno) era addirittura possibile entrare liberamente nella capitale bielorussa senza alcun visto per un massimo di 5 giorni. 
Una mossa politica ben piazzata per riallacciare i rapporti con l'occidente in caso di rotture con la Russia? 
Probabile, fatto sta che, se si guarda a questi provvedimenti, la scusa della dittatura isolazionista che ci è stata propinata per anni non sta molto in piedi. 

(Minsk, la capitale bielorussa; come è possibile vedere da questa singola immagine lo stile sovietico è rimasto ancora oggi)

Che sia una dittatura o no, tuttavia, le ultime informazioni che ho trovato e che voglio condividere con voi (informazioni che risalgono all'anno scorso) parlano di un malcontento sempre più diffuso tra la popolazione bielorussa causata ovviamente dalla crisi economica e dalla povertà che sempre più li sta colpendo. Agli inizi del 2017 infatti, sono scoppiate varie rivolte da parte dei cittadini di questo Stato che hanno attirato l'attenzione sia del governo (che ha gentilmente provveduto a far arrestare e a far picchiare laddove necessario circa 700 persone alla fine del Febbraio 2017), sia del resto d'Europa, che per una volta si è ricordato di questo Stato da sempre lasciato a se stesso. Sono reperibili a proposito vari articoli e interviste di personaggi bielorussi influenti, quella che vi lascerò linkata e che a me è parsa quella di più facile comprensione a una persona che si sta inoltrando nell'argomento per la prima volta è stata fatta a Svjatlana Aleksievic, giornalista bielorussa e Premio Nobel per la Letteratura nel 2015.   
In conclusione che dire? Penso che dopo aver considerato tutti i pro e i contro, l'unico modo per saperne di più sulla Bielorussia sia ovviamente quello di visitarla e di viverci per un periodo, cosa che ho assolutamente intenzione di fare in futuro. Invito inoltre chiunque abbia qualche informazione in più sul panorama politico, o qualche storia di vita vissuta in questo Paese che mi incuriosisce molto, a commentare e a esprimere il proprio parere. 
Se l'argomento 'Bielorussia' vi interessa in ogni caso, vi consiglio di continuare a seguire il blog perchè questo non sarà di certo l'ultimo post riguardante questo Paese, anzi, ne ho proprio un'altro in programma che uscirà a breve! 

Od vasa Samantocka.

Le informazioni prese per scrivere l'articolo sono state estrapolate da: 

Commenti