V4, Paesi tra razzismo e volontà di preservare la propria indipendenza

Buongiorno a tutti amici, oggi iniziamo la giornata con il mio primo post riguardante la politica. Come potete intuire dal titolo, andremo a parlare di una parte dell'Est Europa ben precisa, ovvero quella del V4. Il V4, o Visegrad 4, detto in parole povere, è una sorta di alleanza che si è costituita tra gli Stati dell'Europa dell'est centrale, dunque tra Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria. Questi quattro Stati condividono molti aspetti, uno di questi è tristemente noto a tutto il resto d'Europa, ovvero l'aspetto xenofobo che, più o meno fortemente, caratterizza tutti e quattro. Io andrò a esaminare la situazione dei tre Stati slavi del V4, dunque i primi che ho citato nell'elenco qui sopra. L'idea che mi ha portato a scrivere questo post nasce da una mezza discussione che ho avuto modo di leggere in una pagina che seguo su facebook, nata sotto un articolo che parlava dell'incontro tra il presidente italiano Conte e quello slovacco Pellegrini (strano cognome per uno slovacco, ma lasciamo perdere ;) ). Sotto l'articolo (la pagina facebook si chiama Buongiorno Slovacchia se vi può interessare, ed è pure il titolo del giornale on line che appunto pubblica sulla piattaforma) leggo il commento di una donna slovacca non molto contenta dell'incontro tra i due, la quale lamenta il fatto che l'Italia voglia, attraverso questo incontro, appioppare alla Slovacchia una fetta dei migranti che sono sul nostro territorio. Questo commento mi ha un po' rattristata a dire il vero, in primo luogo perchè un incontro tra due presidenti di Stati che sono da sempre in armonia viene visto al solo scopo di portare qualcosa di negativo a uno dei due, e in secondo luogo perchè avendo vissuto in Slovacchia per un periodo e non avendo mai visto nessun uomo di colore (pensate che in Slovacchia i musulmani sono pochissimi ed è l'unico Stato europeo senza nemmeno una moschea!), noto che la paura slovacca dell'immigrato è assolutamente infondata e frutto di una qualche politica che ricava qualcosa nel fare propaganda negativa. Ma partiamo dagli inizi, da ciò che scatena il sentimento razzista tra i cittadini del V4...come è ben noto a chiunque abbia viaggiato in questa zona del mondo, soprattutto se si considerano Slovacchia e Repubblica Ceca, la popolazione non è al 100% di etnia caucasica e slava; esiste infatti una bella fetta di popolazione ceca e slovacca di etnia rom. I rom sono su questo territorio da tantissimo tempo e continuano ad aumentare, continuano ad aumentare anche i ghetti in cui queste persone vivono e continua, di conseguenza, ad aumentare il razzismo nei loro confronti. Se parlate con un ceco o uno slovacco e chiedete cosa pensano dei rom le risposte saranno tutt'altro che piacevoli..i rom sono sporchi, sono come ratti, rubano, non han voglia di fare nulla, sono una piaga della società. Forse proprio la presenza secolare di un'etnia differente, assieme alla propaganda di estrema destra han portato allo sviluppo di un sentimento sempre più razzista e xenofobo, nei confronti non solo dei rom, ma di chiunque non fosse ceco o slovacco 'puro'. E' da circa il 2010 che si sta assistendo a un sensibile aumento di crimini a sfondo razzista ed estremista sul territorio slovacco, crimini che vedono come vittime non solo rom, ma anche ebrei e i pochi migranti e profughi presenti: aggressioni verbali, fisiche e altri piccoli atti criminali nei confronti dello straniero sono sempre più diffusi. Le teste rasate in Slovacchia stan prendendo sempre più spazio, in parte per colpa di una politica che con loro è stata per anni troppo tollerante, che non ha mai considerato questi atti come crimini veri e propri. Oggi che il sentimento razzista e xenofobo sta crescendo più o meno in tutta Europa, anche in Slovacchia l'estrema destra si fa sempre più sentire.
Consideriamo però anche il fatto che la Slovacchia è il Paese del V4 meno razzista, i suoi compagni di fatti non sono da meno.
(Manifestazione anti migranti in Slovacchia)

Consideriamo la Polonia, Stato che assieme all'Ungheria di Orban, non nasconde assolutamente il suo sentimento di razzismo e xenofobia, anzi, ne fa sfoggio, come è capitato lo scorso novembre a Warszawa durante la parata per i 100 anni dell'indipendenza, attraverso striscioni che proclamavano 'Polonia bianca', 'Polonia libera', 'Polonia pura',un Paese in cui l'ondata della destra populista e anti-migranti rischia di mettere in serio pericolo il suo assetto sociale e i suoi rapporti con il resto dell'Unione Europea. Sebbene in questo Stato, a differenza che in Slovacchia, alcune parti politiche e associazioni abbiano cercato negli anni precedenti di mitigare il sentimento razzista e populista, anche attraverso la costituzione di vari progetti come il consiglio dei migranti a Danzica o aprendosi ai programmi UE a proposito del ricollocamento dei migranti,i governi che si sono susseguiti dal 2015 (quando è stato proposto il programma di ricollocamento) anzichè aprirsi e organizzarsi in base a questo accordo, non han fatto altro che chiudersi e, anzi, diventare sempre più euro-scettici e xenofobi.

(Protesta dell'estrema destra polacca nel novembre 2017)


Ma se questi due Stati sembrano già fortemente populisti, la Repubblica Ceca li batte senz'altro, di fatti è stato classificato secondo una ricerca dell' Harvard University, come uno degli Stati più razzisti d'Europa, superando anche la nostra Italia e la Francia, Stati che ospitano un più alto numero di migranti; questo perchè che la ricerca svolta non si basa sull'effettivo razzismo nei confronti dei migranti presenti sul territorio, quanto più su associazioni ed impressioni che i cittadini cechi hanno nei confronti delle persone di colore e degli immigrati islamici, frutto di propagande populiste e fake news diffuse dai social. Secondo il ceco Jaroslav Fiala, capo editoriale del sito web A2alarm (www.a2alarm.cz) il sentimento xenofobo dei cechi deriva dal fatto che essi abbiano grandi pregiudizi legati al lavoro, sulla 'scarsa voglia di lavorare', che se prima era un pregiudizio rilegato solo all'etnia rom, oggi viene collegato a chiunque non sia di etnia bianca e che sia di religione musulmana. Un sentimento quasi paradossale dato che, come dice Fiala, in Repubblica Ceca ci sono pochissimi musulmani e la maggioranza della popolazione non ne ha mai visto uno. E' quindi tutta una questione di percezioni più che di realtà sperimentata.

(Manifestazione anti Islam in Repubblica Ceca) 

Dunque, se i musulmani in questo territorio sono pochissimi e, a differenza che in Europa Occidentale, i migranti 'non occupano le strade coi loro telefonini e non percepiscono i famosi 35 euro al giorno, non dormono negli hotel mentre i cittadini sono nelle tende e non sono i maggiori responsabili di stupri, spaccio e criminalità' (tutto ciò scritto tra virgolette dato che non conforme al mio pensiero e frutto appunto di fake news a cui l'italiano populista abbocca continuamente), perchè esiste questa grande paura nelle zone del V4?
La questione secondo me è molto semplice: gli Stati che io ho appena esaminato sono Stati fragili, dove per fragilità intendo che sono Stati 'nuovi'. Sia Polonia, che Slovacchia che Repubblica Ceca sono sempre stati sottomessi da altre potenze, e portano le cicatrici ancora fresche di queste sottomissioni, dei soprusi che hanno subito da parte di potenze più grandi. La Repubblica Cecoslovacca divenne indipendente solo nel 1918, per poi separarsi ulteriormente nel 1993, mentre la Polonia divenne indipendente nel 1918 per poi ricadere tra le mani naziste e sovietiche e rinascere come Stato totalmente indipendente nel 1990. Sono dunque Paesi che hanno circa 30 anni di vita ciascuno, e che costantemente temono una ricaduta, una nuova sottomissione e perdita di indipendenza. Credo che i cittadini di questi tre Stati si sentano fortemente minacciati dalla crescente presenza di individui stranieri sul territorio europeo, che vedano la religione Islamica come religione di sottomissione appunto, come un pericolo costante e una minaccia alla loro libertà, un sentimento che viene tristemente sfruttato da politici che, guardando solo alle loro tasche, non fanno altro che gettare benzina su questo fuoco di ignoranza, populismo e paura dello straniero.  
Se ci fosse qualche cittadino di uno di questi tre Paesi che si sentisse offeso dalle mie parole chiedo scusa, queste sono considerazioni personali (essendo il mio un blog personale) mischiate a informazioni che ho trovato navigando su internet, anzi, se davvero ci fosse qualche ceco,slovacco o polacco che leggesse le mie parole, sarei veramente curiosa di sapere cosa voi pensiate di questa situazione. 
Od vasa Samantocka. 

Commenti

  1. Ciao, le persone nella Cechia sono in genere molto fredde, la gente e' molto pragmatica e della maggior parte e' atea (circa 75%)! Che cosa puoi aspettare da loro? Sono di Boemia.

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    1. Ciao :) a me piacciono molto gli europei di queste zone (soprattutto ho un rapporto d'amore con la Slovacchia in generale, ma anche coi cechi mi sono trovata bene le poche volte che abbiamo interagito), quindi assolutamente non critico il loro modo di essere culturalmente. Ciò che fatico a comprendere è questa paura dell'altro, questo essere molto chiusi a livello nazionale senza conoscere le altre realtà...è un sentimento che non mi piace nemmeno in Italia, se io fossi l'italiana media oggi non mi interesserei nemmeno all'est Europa ;)

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  2. Ciao! Perché' sono i cechi così chiusi? La Cechia storicamente in realtà non faceva mai una parte dell'Europa dell'est, ma si trattava sempre dell'Europa centrale. Quando arrivava il bloc orientale, era inghiottita (ma per fortuna non esiste già da circa 30 anni). Dobbiamo guardare nella storia. Prima della Seconda guerra mondiale c'era l'alleanza tra la Cecoslovacchia, La Francia, La Gran Bretagna dell'aiuto militare contro i tedeschi ma La Francia e G. Bretagna hanno lasciato di noi-avevano la paura, noi non siamo stati importanti per loro. I Tedeschi hanno occupati la Boemia e Moravia- La Slovacchia, L'Austria, era con Hitler. Dopo la S. g. mondiale i poteri occidentali hanno rinunciato del nostro paese- La Cecoslovacchia non era importante per loro, quindi noi non abbiamo il rapporto con Gli Stati Uniti così positivo, come avete voi-siete stati liberati dagli Stati U.. Poi La Russia sfruttava Cecoslovacchia per 40 anni, c'era la totalità, il periodo di mer.., della decadenza. Ultimamente nell'anno 1968 siamo stati attaccati dai russi e altri "amici" dell'est. Altra cosa: durante il periodo del comunismo non c'erano da noi gli stranieri-o solo pochissimi, quindi la gente vecchia non è abituata. Poi si tratta dello stato ateo, che è sempre contro una fede quindi anche contro islam-musulmani, c’è una paura che saranno i problemi. Terza cosa: zingari vivono soprattutto dai sussidi sociali, dove sono concentrati, là è sempre decadenza brutale. Da noi vivono anche i vietnamiti, loro lavorano tranquillamente- come da voi i cinesi, non c’è nessun problema, nessuna discriminazione. Ma è vero che i cechi non sono abituati agli africani, non conoscano loro e non sono per le coppie miste un africano-una europea. La conclusione: il ceco medio non si interessa molto di altri gli stati europei e per niente di africani. Non c’è una grada amicizia in EU, c’è solo un commercio. Molti cechi lavorano negli Stati Uniti….in Italia siamo solo pochissimi…

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  3. Il tuo commento è molto interessante e informativo, grazie per queste informazioni (la Repubblica Ceca è l'unica tra questi Paesi che non ho mai visitato ed è quella su cui ho meno informazioni). Sui rom comunque ho scritto un post a parte, se ti fa piacere leggerlo puoi trovarlo sul blog facilmente ;) capisco il vostro punto di vista che anche in Italia è sempre più diffuso, tuttavia sono sempre dell'idea che prima di criticare un popolo (come può essere quello islamico ad esempio) si debba conoscerlo...mi è solo sembrata molto strana questa 'paura dello straniero' senza però averne mai avuta esperienza diretta, io conosco tanti africani proprio perchè in Italia ne sono emigrati molti e sono molto diversi sia dai rom che dai russi ;) poi ovvio, ci sono quelli più estremisti, quelli che non han voglia di far nulla come quelli che sono tranquilli e si spaccano la schiena di lavoro, ma bisogna sempre conoscere per criticare ;) in ogni caso apprezzo molto la tua pacatezza e il tuo modo di esporre la situazione che è diversa da quella dell'italiano medio che offende e insulta ))

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  4. Forse non ti rendi conto bene, che molti italiani sono buonisti, che sono aperti, che sono pronti per aiutare un vicino. Ma questo fatto non puoi dare per scontato. La differenza dell’affettuosità, dell’empatia della gente tra la Cechia è l'Italia centrale è grandissima. Magari questo può essere per te un po' strano, ma voi prendete un atteggiamento cristiano verso il prossimo. Infatti, siete il paese cattolico. Nel sistema comunista un uomo non aveva un valore - un uomo in genere è solo "la scimmia meglio", niente di più. Poi anche "l'amore" verso di qualcuno è molto ridotta. Molte persone sono indifferenti. Non c’è un interesse di conoscere degli stranieri africani, musulmani ecc.

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