Le lingue lechitiche e sorabe: idiomi slavi poco conosciuti

Buongiorno a tutti lettori! 

Spero che stiate bene in questo periodo di fermo e di virus, e che nessuno dei vostri cari stia soffrendo troppo per questo. Noi qui stiamo tutti bene, fortunatamente, pur vivendo in Lombardia, anche se, avendo il fidanzato in Serbia ed essendo in Serbia agli inizi, sono, ovviamente, un po' preoccupata. 
Oggi, come avrete notato, scriverò un bel post linguistico, dato che è da molto tempo che non tratto l'argomento e che non ho molte idee al momento. 
Nel mio blog, ho parlato di molte lingue slave: ho preso in considerazione tutte le lingue principali, parlando della loro storia e delle somiglianze/differenze, ho parlato di alcune lingue estinte e della lingua rutena, un idioma poco conosciuto ma che è ancora oggi utilizzato e considerato uno degli idiomi più antichi tra quelli sopravvissuti. Oggi, quindi, parlerò di altre lingue simili a quest'ultima, ovvero di alcuni idiomi considerati più dei dialetti che delle lingue vere e proprie, ovviamente slave e ancora in uso. 






Il gruppo principale che prendiamo in considerazione in primo luogo, è quello delle lingue lechitiche, le lingue slave centro-occidentali. Questo gruppo, comprende una lingua principale, ovvero il polacco, e altre due lingue minoritarie, che sono il kasciubo e lo slesiano. 

La prima lingua, ovvero il kasciubo (kaszëbsczi jãzëk) è una lingua parlata nella regione della Pomerania, nella Polonia settentrionale, sul mar Baltico. E' la lingua parlata dai kasciubi, che sono circa 100.000 persone, secondo il censimento, di cui una piccola parte presente in Canada, probabilmente emigrati. I primi documenti ritrovati in kasciubo risalgono al 1500, e si pensa che sia derivato dalla lingua slovinzia estinta, di cui abbiamo parlato qui. Il primo tentativo di standardizzazione è avvenuto, invece, nel 1600. 




Inizialmente, la lingua considerata veniva considerata solamente come un dialetto del polacco stesso, ma nel 2005, tramite una normativa UE sulle minoranze etniche e linguistiche, la Polonia ha riconosciuto il kasciubo come lingua vera e propria, tanto che oggi, in alcune zone, esiste il bilinguismo e che esistono scuole dove viene utilizzato normalmente. 
L'alfabeto è latino e, sebbene la sua pronuncia e molte parole siano simili al polacco standard, esso presenta delle differenze. 






La seconda lingua minoritaria, facente parte del gruppo lechitico, è la lingua slesiana (Ślůnsko godka) che, già dal suo nome, possiamo intuire essere parlata nella regione della Slesia, suddivisa tra Polonia, Repubblica Ceca e Germania. Questo idioma conta tantissimi native speakers, circa due milioni, di cui moltissimi nella Slesia polacca (500.000) e circa 100.000 nel suo territorio ceco. Ad oggi è una lingua riconosciuta a tutti gli effetti nel 2007, tanto da avere esso stesso alcuni dialetti;  non è riconosciuto lo slesiano tedesco, per lo meno in Polonia. C'è da tenere presente che le popolazioni kasciube e slesiane slave sono state forzate alla germanizzazione, ma son sempre riuscite a mantenere la propria identità puramente slava. 





L'alfabeto slesiano slavo tecnicamente non esiste, perchè, come detto in precedenza, lo slesiano ha molti dialetti e non è propriamente standardizzato, tuttavia si può riconoscere che essi abbiano in comune 32 lettere a carattere latino, formanti un alfabeto molto simile a quello polacco, con alcune lettere ceche. 
Una curiosità personale è che anche io mi sono trovata nella zona della Slesia slava, senza però saperlo al tempo: le città di Ostrava (CZ)  e Katowice (PL) che io ho visitato, sono infatti parte di questo territorio! 






Parliamo quindi di un altro gruppo etnico e linguistico slavo, che si distacca sensibilmente da quello dei lechitichi, ovvero i sorabi e il loro idioma, sorabo (serbšćina). Conosciuti come sorbi, sorabi o serbi di Lusazia, questo gruppo vive nella regione orientale della Germania, nell'Alta Lusazia, in Sassonia e Brandeburgo. Sono una piccola comunità sparsa (circa 60/80.000 persone) e fanno parte dello stesso gruppo etnico slavo del centro-est, ovvero polacchi, cechi, slovacchi e kasciubi. Si pensa che questo gruppo sia nato nel Medioevo, quando i serbi, popolazione slava occidentale, decisero di migrare verso nord, in Sassionia, in quella che veniva chiamata, per questo motivo, Serbia Bianca. Ecco perchè, ancora oggi, si mantiene il nome di serbi, anche se non hanno ormai più molti tratti in comune con i nostri vicini dei Balcani. 





Durante il corso dei secoli, questi slavi di Germania sono stati perseguitati, sottoposti a germanizzazione forzata, come i loro vicini considerati sopra, eppure sono riusciti a sopravvivere fino ad oggi, creando una piccola comunità riconosciuta e tutelata. 
Le persone che parlano la lingua sorba sono circa 20/30.000, con diritto al bilinguismo (tedesco-sorbo) e quello di frequentare le scuole con il sorbo come prima lingua. A seconda del territorio in cui ci troviamo, esistono due forme di sorbo, quello superiore, secondo me molto più simile al polacco, e quello inferiore, molto più simile al ceco. Entrambe le forme utilizzano l'alfabeto latino, con lettere simili che richiamano i due alfabeti slavi vicini, ceco e polacco. 





Passiamo a delle considerazioni personali: partendo dal kasciubo, a me pare moltissimo una specie di polacco un po' più semplice; non sono ovviamente in grado di comprenderlo decontestualizzato, ma se lo prendo, ascoltando un dialogo con dei sottotitoli scritti in lingua kasciuba, sono in grado di capire cosa si stia dicendo, proprio come mi accade per ceco e polacco. Per me ci sono pochissime differenze. 
Parlando dello slesiano, ho invece più difficoltà: mi sembra molto più simile al polacco che altro, utilizzando lo stesso metodo usato per il kasciubo (ovvero ascoltandolo mentre lo leggo) posso intuire qualcosa, ma non mi è chiarissimo. 
Il sorbo, invece, mi è in qualche modo più chiaro, entrambe le forme in modo più o meno simile, se parlato ovviamente in modo lento e chiaro. Tuttavia, trovo che lo scoglio, in questo caso, sia anche la pronuncia, che vede una mescolanza tra quella germanica e quella slava. Possiamo considerarle entrambe come un mix di ceco e polacco con un accento tedesco. 

Come sempre, spero di avervi offerto un contenuto interessante; presto inizierò una nuova rubrica linguistica, di utilità più pratica! In fondo vi lascio dei video in cui potrete vedere il paragone tra le lingue descritte e ceco e polacco. 

Od vasa Samntocka!


link: 

- https://www.youtube.com/watch?v=-3OZLAnSB_c (qui potete sentire e paragonare ceco, polacco, kasciubo e slesiano);

https://www.youtube.com/watch?v=5-kN53y1TWQ&t=98s (qui il sorbo superiore);

https://www.youtube.com/watch?v=fay7UZCKzGk&t=109s (qui il sorbo inferiore)











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